A volte quando vedo una signora con la pelliccia penso che sia una assassina, a volte mi viene un gran desiderio di urlarle contro, a volte ricordo che a venti anni giravo con la bomboletta di vernice rossa nello zaino, e agivo senza pietà, correndo a gambe levate dopo aver macchiato di rosso la pelliccia dell’assassina.
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Molte persone guardano con sospetto i vegetariani o i vegani considerandoli quasi come una setta bizzarra, magari perché facciamo anche 30 km per comprare un prodotto naturale o la “bistecca di seitan”.
LA FAME NEL MONDO. Molti pensano di risolvere il problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50 euro e restando felici a casa a cucinare bistecche. Più del 90% del cibo dell’Etiopia viene portato via! Così in Brasile, quasi la totalità del territorio coltivabile (ed il ricavato) serve per foraggiare gli allevamenti divenuti estensivi, in India il 75% del cibo animale viene esportato. Tutto ciò non solo per nutrire l’Europa e gli Stati Uniti che mangiano…carne, ma soprattutto per nutrire gli animali che noi (loro…) mangiamo!!! Ma quanto cibo ci vuole per far crescere di 1 kg un animale? Ad un vitello servono 13 kg di mangime per aumentare di 1 kg, mentre ne servono 11 a un vitellone e 24 ad un agnello. I polli richiedono 3 kg di cibo per ogni kg di peso corporeo.
Non è giusto, né coerente vedere banchetti animalisti di persone nemmeno vegetariane. Non si può in alcun modo essere così superficiali e poco seri: passare il messaggio che si possa essere animalisti mangiando animali è pericoloso, ingannevole e profondamente ingiusto nei confronti degli animali stessi che dovrebbero avere “quelle” persone a difenderli…non si può e non si deve.
Pur sognando di vivere in un Pianeta Verde e nel frattempo desidero, forse utopicamente, una convivenza rispettosa tra persone diverse tra loro per cultura, stile di vita, stile alimentare, continuano ad incuriosirmi le diatribe tra onnivori e vegetariani/vegani, specialmente quando sono “esperti del settore” a pronunciarsi.
Riposto di seguito un articolo di Andrea Romeo letto sul sito Il cambiamento dal virtuale al reale il cui titolo è: Consumo di carne? Non è un successo evolutivo.
Il ferro: né troppo, né poco!
Il ferro è un’arma a doppio taglio. Se non ne assumiamo abbastanza rischiamo l’anemia, ma se ne assumiamo troppo possiamo aumentare il rischio di cancro, di malattie cardiache e di un certo numero di stati infiammatori.
Dato che il corpo umano non ha un meccanismo in grado di eliminare l’eccesso di ferro, occorre preferire quello proveniente dai vegetali (non-eme), sul quale il nostro organismo ha un certo controllo.