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Paura del veterinario? Il padrone è il “calmante” migliore!

Per la prima volta scienziati americani sono riusciti a misurare l’effetto ‘camice bianco” nei cani. La paura del veterinario si manifesta con un  brusco innalzamento della pressione sanguigna, documentato sul “Journal of Veterinary Internal Medicine”.

Gli esperti della Ohio State University hanno utilizzato per il loro studio un campione di 22 cani di razza levriero, notoriamente con una pressione di base già più elevata della media. In media, i quadrupedi avevano 7 anni e mezzo d’età, 12 erano maschi e 10 femmine. Al momento di sottoporsi alla visita dal veterinario, è emerso che questi animali subiscono un’impennata della pressione pari al 30% in più rispetto al valore registrato a casa poco prima della visita.

I veterinari americani hanno anche scoperto che la presenza del proprietario del cane ha un effetto ‘calmante molto più intenso rispetto a quello ottenuto concedendo all’animale del tempo in più per ‘acclimatarsì nell’ambulatorio in assenza però dell’amato padrone. Gli esperti si stanno ora focalizzando sullo studio dei levrieri e sull’effetto del brusco innalzamento della pressione sul loro organismo. (fonte: lazampa.it)

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Dalla loro parte News Veg*

SSNV – Le proteine animali fanno ingrassare.

Secondo un nuovo studio scientifico, le proteine animali fanno ingrassare, al contrario di quelle vegetali.

Sulla rivista scientifica internazionale Journal of the American Dietetic Association è appena stato pubblicato (agosto 2011) un articolo che indaga la relazione tra l’assunzione di proteine vegetali e animali e l’obesità (“Longitudinal Association between Animal and Vegetable Protein Intake and Obesity among Men in the United States: The Chicago Western Electric Study.”).

Lo studio è stato effettuato perché, come affermano i ricercatori, “i dati finora disponibili sulla correlazione tra peso corporeo e assunzione di proteine non sono consistenti, e ben poco si sa della relazione nel lungo termine tra obesità e assunzione di proteine”. La ricerca pubblicata si focalizza dunque proprio su questo: assunzione di proteine e obesità, facendo però la distinzione tra proteine animali e vegetali e comparandone l’effetto.

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Dalla loro parte Veg*

Astemi e vegetariani per battere il tumore.

Uno studio del World Cancer Research Fund (WCRF) ha stabilito che il 39% dei 12 principali tumori potrebbe essere evitato attraverso l’adozione di uno stile di vita più sano che rinunci agli eccessi della tavola e in particolare ad alcol e carne rossa.

Rinunciare a una bella bistecca accompagnata da un bicchiere di vino, sostituendo il tutto con un’insalata e una mela: sarà pure il paradiso dei vegetariani, ma è un sacrificio quasi intollerabile per tutti gli altri. Eppure potrebbe valerne la pena, dice lo studio. Ma è già polemica. Secondo un grande studio del World Cancer Research Fund (WCRF), il 39% dei 12 principali tumori potrebbe essere evitato attraverso l’adozione di uno stile di vita più sano che rinunci agli eccessi della tavola e in particolare ad alcol e carne rossa. Sarà vero? Si è sempre sostenuta la salubrità di una dieta equilibrata che comprendesse quantità adeguate di tutti gli alimenti, ma oggi il contrordine: secondo questo studio, alcuni alimenti dovrebbero essere completamente banditi dalla tavola. Eliminare la carne rossa e scegliere le fibre eviterebbe il 43% dei casi di cancro intestinale, mentre crollerebbero del 42% i tumori al seno con un taglio netto all’alcol. Sempre rinunciando all’alcol e con più ortaggi e frutta fresca nella dieta verrebbe prevenuto il tumore a bocca, faringe e laringe addirittura nel 67% dei casi. Così almeno sostengono i 23 esperti provenienti da tutto il mondo che hanno sottoscritto lo studio.

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