„Vieni a tavola, il pranzo appassisce!“ Molte persone hanno una reazione di fronte ai vegetariani quasi si trovassero di fronte a una tribù primitiva e molto esotica, da osservare con curiosità per poi metterla in ridicolo. Gli psicologi hanno una serie di spiegazioni per le battute e le altre manovre di difesa nei confronti dei vegetariani.
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A maggio mi scrisse Chiara, una ragazza che si occupa di motion graphics: video fatti animando grafica. Sentendosi molto vicina alla causa antivivisezionista ha pensato di dedicare un po’ del suo tempo libero a fare un video che spiegasse in pochi e chiari punti quali dati esistono effettivamente a favore e contro la vivisezione.
Dal 1° gennaio, la Direttiva 2010/63 sulla vivisezione è entrata in vigore in tutta Europa salvo che in Italia (causa crisi di governo). Da quello stesso giorno, sul sito di Stop Vivisection si può firmare online per dire: No, noi questa legge non la vogliamo.
È un’occasione da non perdere: se l’Europa vuole superare la barbarica usanza di estorcere dati (falsi e inutilizzabili) dalla sperimentazione sugli esseri viventi più deboli – gli animali – avvelenandoli, accecandoli, amputandoli, rendendoli folli (chiamasi, stando ai dizionari, tortura), il 2013 offre la possibilità di farlo.
Anche quest’anno la campagna a favore del vaccino antinfluenzale, tema su cui vengono fatte enormi opere di sensibilizzazione e pubblicitarie nel periodo autunnale, si è fatta sentire in maniera incalzante.
A differenza degli altri anni però, questa volta però, si sta aprendo un varco nelle posizioni assunte da sempre come assolute verità: i vaccini antinfluenzali non sono del tutto sicuri e nemmeno così necessari come vogliono farci credere.
Le autorità di Los Angeles con una nuova ordinanza appena proposta sperano di permettere agli animali abbandonati nei rifugi sovraffollati della città di evitare la condanna a morte. Il Consiglio comunale della città californiana di questo mese prenderà in considerazione il divieto di vendita per tre anni di cani, gatti e conigli in negozi di animali. L’idea è di guidare i futuri proprietari di animali domestici verso i sovraffollati rifugi per animali abbandonati. L’obiettivo? Ridurre il numero di cani e gatti sottoposti all’eutanasia, in conseguenza, appunto, del sovraffollamento.