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Dalla loro parte

Vietato comprare animali, per favorire le adozioni!

Le autorità di Los Angeles con una nuova ordinanza appena proposta sperano di permettere agli animali abbandonati nei rifugi sovraffollati della città di evitare la condanna a morte. Il Consiglio comunale della città californiana di questo mese prenderà in considerazione il divieto di vendita per tre anni di cani, gatti e conigli in negozi di animali. L’idea è di guidare i futuri proprietari di animali domestici verso i sovraffollati rifugi per animali abbandonati. L’obiettivo? Ridurre il numero di cani e gatti sottoposti all’eutanasia, in conseguenza, appunto, del sovraffollamento.
I funzionari di LA sperano anche di ridurre la domanda di strutture di allevamento disumane, dove gli allevatori tengono cani e gatti in spazi angusti e sporchi e in cui le femmine vengono costrette a fare cuccioli ogni volta che sono in calore. Il consigliere comunale Paolo Koretz, che ha proposto il divieto, ha detto che l’obiettivo finale è di avere rifugi in cui non si uccide nessun ospite.
“Ci aspettano un’enorme quantità di lavoro e tanti passi da fare. Questo è solo uno nella giusta direzione”, ha aggiunto Koretz, presidente della commissione per il Benessere degli animali.
Secondo una bozza dell’ordinanza, a nessuna azienda verrebbe permesso di vendere cani, gatti o conigli a meno che gli animali non siano stati ottenuti da un ricovero per animali o da un’organizzazione senza scopo di lucro registrata al dipartimento della città dei Servizi per gli animali.
Mentre alcuni sostenitori parlano del divieto come una scelta ovvia, altri nel settore dell’industria degli animali domestici bollano il provvedimento come una “caccia alle streghe” che potrebbe uccidere l’economia e avvantaggiare potenziale il mercato nero. Il divieto, secondo loro, rappresenta un male per i negozi responsabili.
“Questa messa al bando servirà solo a spingere la gente a vendere i cuccioli su Internet o in qualche altro modo non regolamentato come i mercatini delle pulci”, ha detto Michael Canning, rappresentante del Consiglio consultivo delle industrie del settore con sede a Washington.
D’altro canto, il dipartimento dei Servizi per gli animali di Los Angeles prende migliaia di animali all’anno, molti dei quali non vengono mai adottati. Nell’anno fiscale 2011-12, i rifugi per animali della città hanno accolto più di 57.000 animali – 35.405 cani e 21.883 gatti. Di questi, va incontro all’eutanasia il 25 per cento dei cani e il 57 per cento dei mici.
Los Angeles potrebbe con quest’ordinanza raggiungere un numero crescente di città americane, da Brick nel New Jersey, ad Albuquerque nel New Mexico, che vietano la vendita di animali domestici allevati commercialmente.

Fonte: nelcuore.org

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