Questa è la mia proposta di un dolce per una grande occasione come possono essere il pranzo o la cena di Natale. Si tratta di una rivisitazione in chiave vegan della più famosa torta glassata al cioccolato, la Sacher. Per quanto all’aspetto possa sembrare frutto di una preparazione impegnativa vi assicuro che è più facile di quello che sembra. Ed è sempre di grande effetto!
La mia proposta per il secondo del menù di Natale consiste in piatti un po’ particolari ma di realizzazione veramente semplice con tempi di realizzazione altrettanto contenuti. Per poter fare una bella figura senza impazzire!
Il giorno di Natale, protagonisti sono – oltre ai nostri piatti sfiziosi – anche i bambini, che con le loro tenere poesie ci decantano, in piedi su una sedia, pensieri ed emozioni di questa festa. Mi ricordo che nella mia infanzia la letterina si nascondeva sotto il piatto di papà, che la scopriva quando la mamma gli poneva la sua lasagna al forno. Era un rito e una gioia.
Cosa c’è di meglio di un bel buffet ricco di antipasti, dipinto con i colori della natura, alla vigilia di Natale? In piedi, davanti alla tavola imbandita i nostri invitati, apprezzano con calore le meraviglie cucinate ed il cibo diventa protagonista della nostra serata.
Il pranzo della Vigilia di Natale, nelle varie regioni italiane, ha inizio ad orari diversi, ed ovviamente presenta pietanze e sapori differenti. Per le mie abitudini e origini pugliesi, comincio a cucinare dalla sera prima in maniera che alle cinque pomeridiane del 24, quando iniziano ad arrivare i primi ospiti affamati, ho già allestito la tavola imbandita per un divertente aperitivo.
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