Con l’inizio dei primi freddi l’ideale, per scaldarsi e per trovare l’energia se ci sentiamo affaticati, è una buona zuppa calda con la cicerchia. Ho riscoperto, sullo scaffale di un negozietto bio, questo antico legume, nascosto dalle più conosciute lenticchie e noti fagioli, abbandonato e dimenticato nei ricordi della mia infanzia. La cicerchia non è una pianta molto coltivata in Italia: la ricordo perché nella mia famiglia, cucinare i legumi era una leggenda, e la zuppa di cicerchia veniva considerata da noi, bambini di allora, un vero e proprio castigo, e il rifiutarla senza neanche assaggiarla era un principio, non sapendo cosa ci perdevamo. Infatti la cicerchia è una pianta che contiene calcio, proteine, fibre e vitamine del gruppo B, quindi un vero e proprio elisir di lunga vita, come c’è scritto sulla confezione del legume secco, che ho acquistato.
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Si parla ancora di B12…
Una domanda che spesso viene rivolta al veterinario è: “Posso dare da mangiare al cane le ossa?“.Le ossa non possono essere considerate un alimento, ma tutt’al più un passatempo che distrae il cane e l’aiuta a mantenere puliti i denti.
Nei carnivori selvatici la funzione delle ossa delle prede è quella di fornire calcio ed altri sali minerali secondo quello che è il fabbisogno dell’animale che è in grado di regolarsi autonomamente; nei cani domestici, che non si procacciano spontaneamente il cibo ma lo ricevono già pronto dai proprietari, questo bisogno non c’è poichè i mangimi in commercio (a patto che si usino alimenti di qualità) sono già bilanciati ed integrati di sali, vitamine e di tutti gli altri elementi che necessitano all’animale a seconda di età, peso, dimensioni, sesso, esigenze particolari (es. femmine in gravidanza o soggetti con particolari patologie).