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Gli animali

Repellente naturale contro le zanzare

No ai cosmetici!

In Italia i repellenti per zanzare sono solo i prodotti che hanno la dicitura “presidio medico chirurgico” (con il relativo numero di autorizzazione ministeriale). Se non c’è questa scritta, vuol dire che quello che avete per le mani è un semplice prodotto cosmetico.

Attenzione ai prodotti definiti “naturali”!
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Gli animali Leggi e comunicati

Come allontanare i gatti dal proprio giardino

Eccoci qui a parlare di gatti “vagabondi”. Noi, lo sapete bene, preferiamo raccomandare di tenere i gatti dentro alle proprie case o nei giardini recintati, in modo che non vadano in strada (rischiando la vita) o nei giardini dei vicini (che potrebbero essere infastiditi!). Se ancora non lo avete letto, date un’occhiata a questo articolo: Il gatto: come evitare che corra pericoli fuori casa.

Comunque, se siete qui probabilmente avete ricevuto la visita indesiderata di un gatto e cercate un modo per evitare che la faccenda si ripeta. Magari avete appena rifatto il vialetto di casa vostra, decorandolo con dei meravigliosi ciottoli bianchi di marmo di Carrara, e ve lo siete trovato distrutto e rovinato.

Come scacciare i gatti? Come evitare che tornino?

In sostanza, i metodi sono due:

  1. Associare il luogo ad un episodio spiacevole o fastidioso per il gatto
  2. Mettere nella zona dei repellenti che tengano lontano il gatto
Cominciamo dal primo metodo:

 

  • Bottiglie. Tutti avranno visto in giro per i giardini delle bottiglie di plastica piene d’acqua. C’è ragione di credere che queste siano fastidiose per i gatti, sia perché il sole crea dei riflessi che disturbano i gatti, sia perché – se lasciate senza tappo – i gatti potrebbero urtale e rovesciarle (ricevendo una indesiderata doccia!).

 

  • Retina metallica. Se avete in previsione di fare delle aiuole con pacciamatura o ciottoli, mettete una rete metallica poco sotto al materiale scelto, così quando il gatto vorrà scavare per fare i suoi bisogni, rimarrà spiacevolmente impigliato e se ne andrà.

 

  • Rumori improvvisi. Se avete molto tempo libero, potete architettare un “percorso rumoroso” che spaventerà il gatto quando passerà. Si tratta di generare rumori metallici, come lo sbattere di vassoi o pentole messi in equilibrio precario sul percorso del micio.

 

  • Nastro biadesivo su un telo, incollato a reticolo. Questo è un rimedio che si può utilizzare anche per i gatti che vanno a dormire sul cofano della macchina, rischiando anche la vita (se si intrufolano dentro al cofano potrebbero rimanere imprigionati). Si tratta in sostanza, di mettere del biadesivo su un telo, incollandolo in modo tale da creare un reticolo. Una parte del biadesivo incollerà sul telo, l’altra parte rimarrà esposta, in modo che il gatto rimarrà un po’ appiccicato con le zampette e si spaventerà, scappando a zampe levate.

 

  • Irrigazione programmata. Questo è l’ultimo stratagemma che vi consiglio per spaventare i gatti. L’ho messo come ultimo, perché non è proprio economico…! In pratica, se un gatto visita il vostro giardino sempre allo stesso orario (i gatti sono piuttosto abitudinari), dovreste programmare l’impianto di irrigazione per quell’ora, così il gatto sarà spaventato dall’acqua e scapperà. In alternativa, se il gatto non ha un orario fisso, potreste mettere un impianto che si attiva tramite fotocellule, che al passaggio del gatto, scattano e fanno partire l’irrigazione. Certo, non economico!!
Ora passiamo agli odori che allontanano i gatti.
  • Aceto. Potete spargerlo in ciotole o imbibire tovagliolini da nascondere nei punti interessati.

 

  • Piante: peperoncino, lavanda, timo, rosmarino, citronella, cannella, arancia, erba cipollina, aglio, ruta, peperoni. Queste sono piante o arbusti che possono essere piantati, oppure si può utilizzare i relativi olî essenziali, oppure fare degli infusi e spruzzarli (una volta raffreddati) nelle zone interessate, oppure – ancora – spezzettare foglie o bucce essiccate (come nel caso dell’arancia) e spargerle.

 

  • Fondi di caffè. Se utilizzate la caffettiera per fare il caffè, conservate i fondi del caffè e spargeteli nel punto in cui non volete che vada il gatto. Se utilizzate la macchinetta, aprite le capsule o le cialde usate e utilizzate il caffè contenuto allo stesso modo.

 

Ovviamente, non utilizzate mai alcun metodo che potrebbe nuocere alla salute dell’animale, perché – oltre a manifestare uno scarso rispetto della vita – sarete perseguibili penalmente (un passante o vicino potrebbe vedervi e fotografarvi, anche senza che ve ne accorgiate).

Art. 544-ter del codice penale:

“1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

Avete assistito ad un maltrattamento? Forse potrebbero interessarvi questi articoli:


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Dalla loro parte Gli animali

Toxoplasmosi e allarmismo ingiustificato.

Cosa è la toxoplasmosi?

La toxoplasmosi è una zoonosi parassitaria abbastanza comune, che decorre quasi sempre in forma asintomatica ma che talvolta, soprattutto nell’uomo, può assumere un carattere di particolare gravità.

L’agente patogeno è un protozoo denominato Toxoplasma gondii.

Sono recettivi al parassita molti animali a sangue caldo, il gatto funge sia da ospite intermedio che da ospite definitivo, perchè il parassita si riproduce a livello intestinale.
Nell’uomo invece, in tutti i mammiferi domestici e volatili, il protozoo si riproduce in forma asessuata a livello extraintestinale, pertanto non eliminano il parassita nell’ambiente.
Il parassita si può ritrovare negli animali infetti in forma proliferativa (tachizoiti) nei tessuti; in forma similcistica (pseudocisti); di cisti terminali; di oocisti nell’intestino e nelle feci degli ospiti definitivi. Quindi nell’uomo, nei mammiferi e nei felidi possiamo ritrovare il parassita incistato nelle masse muscolari o in diversi organi mentre nei felidi anche durante la fase acuta di malattia sotto forma di oocisti nelle feci. Aspetto molto importante è che le oocisti per diventare infettanti in ambiente esterno richiedono un tempo di maturazione di 2-3 gg. a 24°C.
Pertanto il gatto ospite definitivo se manifesta la fase acuta di malattia può eliminare nell’ambiente con le feci le oocisti che risulatano infettanti solo dopo 48 ore.

Come si contrae?
Alcuni medici e ginecologi consigliano di disfarsi del proprio animale o di non aver contatti.

È SBAGLIATO!

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Gli animali

Le regole da rispettare per convivere con un micio!

Ecco alcune indicazioni di comportamento per far sì che la convivenza con il nostro piccolo felino sia serena:

  • tenerlo in casa un periodo di tempo sufficiente perché comprenda che quello è il luogo in cui abiterà e solo quando si sarà abituato alla nuova dimora e alla famiglia permettergli l’acceso all’esterno
  • non somministrargli mai latte, se non quello appositamente studiato per  gattini, se il gatto è cucciolo. Il latte può causare fenomeni gastrointestinali che mettono a repentaglio la sua salute
  • mettere a sua disposizione una lettiera con la sabbia e collocarla in un posto facilmente accessibile e appartato
  • distribuirgli pasti a temperatura ambiente e tenere a sua disposizione due ciotole, una per l’acqua e l’altra per il cibo
  • predisporre un affilaunghie: è un utile accorgimento che vi aiuterà a prevenire l’abitudine a graffiare oggetti e poltrone
  • nel caso in cui l’animale non abbia accesso all’esterno, lasciargli la possibilità di muoversi liberamente per la casa e riservargli delle zone per il gioco e per il riposo, con alcuni giocattoli contro la noia
  • evitare gli stimoli fastidiosi e i rumori eccessivi
  • dedicare ogni giorno un po’ di tempo per giocare con lui, soprattutto se non ha la possibilità di uscire: l’attività ludica è molto importante
  • fare molta attenzione alle piante ornamentali: la stella di natale, il rododendro, la diffenbachia e l’oleandro sono ad esempio velenose per il gatto
  • non utilizzare mai topicidi, lumachicidi o fertilizzanti per le piante per il gatto possono essere letali.

Sebbene non vi sia alcuna disposizione di iscrivere il gatto all’anagrafe, secondo il Regolamento Comunitario n. 98/2003 sono necessari il passaporto europeo e il microchip nel caso in cui l’animale  esca dai confini nazionali.

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