Da ora i cani avranno libero ingresso in uffici, negozi e spazi aperti al pubblico e chi manterrà esposto il cartello con il divieto di accesso loro dedicato dovrà pagare una multa.
Ecco la novità contenuta nel nuovo regolamento sugli animali del Comune di Firenze, che approderà presto in Consiglio comunale.
Ad illustrarne i contenuti è stato l’assessore all’ambiente Caterina Biti, dopo che il documento ha ricevuto l’ok in commissione.
Solo un ristorante e 4 alberghi hanno ottenuto l’autorizzazione per tenerli fuori. Giorgio Panariello porterebbe Fido sempre con sé: “Negli autogrill è proibito. Perché?”
di SIMONA POLI
Ovunque. I cani in Toscana possono entrare ovunque. Bar, ristoranti, alberghi, negozi, poste, uffici pubblici. Persino dentro i supermercati l’ingresso è consentito purché, s’intende, i quattro zampe siano legati al guinzaglio e non disturbino nessuno. È chiarissima la legge regionale 59 del 20 ottobre 2009. Si legge all’articolo 21:
“Mi piacerebbe vedere i sei milioni di foche, o qualsiasi altra quantità ci sia là fuori, uccise e vendute o annientate o bruciate. Non mi interessa ciò che gli accade. Se ci fosse un mercato per ancora più foche, i cacciatori commerciali andrebbero a cacciarle e ad ucciderle, mentre i cacciatori per ‘uso personale’ … non possono venderle perché i mercati non ci sono. Quello che vogliono è il diritto di poter uscire e uccidere le foche …. e più ne uccidono, più mi piacerà”.
Il Sig. John Efford,
ex Ministro Federale Canadese per le Risorse Naturali ed ex Ministro della Pesca per la provincia di Terranova.
Commentario del Capitano Paul Watson
Ho combattuto la caccia alle foche in Canada dal 1974. È stata una strada lunga e difficile, durata quasi quattro decenni. Durante questo periodo ho portato le navi nel ghiaccio sei volte: nel 1979, 1981, 1983, 1998, 2005 e 2008. Ho condotto tre Campagne in elicottero nel 1976, 1977 e 1995. In queste occasioni abbiamo cacciato le navi fuori dai ghiacci, bloccato navi in porto, camminato per chilometri sul ghiaccio in condizioni pericolose, affrontando gli ufficiali della pesca canadese e la Royal Canadian Mounted Police, discusso con Senatori, Membri del Parlamento, Premier di Terranova, Ministri della Pesca e Primi Ministri. Abbiamo portato celebrità come Brigitte Bardot, Richard Dean Anderson e Martin Sheen sui lastroni di ghiaccio e abbiamo lavorato per far vietare i prodotti di foca in tutto il mondo. Siamo stati arrestati, picchiati dalla polizia e dai cacciatori, abbiamo perso una nave, e siamo stati diffamati in tutto il Canada come eco-terroristi, estremisti e traditori.
FOCHE: FEDERAZIONE RUSSA, KAZAKISTAN E BIELORUSSIA SI UNISCONO ALL’EUROPA E METTONO AL BANDO LE PELLICCE DI FOCA LAV: È LA FINE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE DEI PRODOTTI DI FOCA
La LAV (www.lav.it) si congratula con i governi della Federazione Russa, Kazakistan e Bielorussia per avere proibito nell’Unione Doganale ulteriori importazioni ed esportazioni di pellicce ricavate dalle foche “arpa” (Pagophilus groenlandicus), la specie prevalentemente perseguitata per la caccia commerciale in Canada. Il bando fa seguito al veto dell’Unione Europea approvato nel 2009 (Reg. CE 1007/09) ed alla decisione dell’ex Presidente Vladimir Putin di vietare la caccia di questi animali sino ad allora praticata anche nel nord-ovest del Mare di Barents e definita dallo stesso Putin “un’industria sanguinaria”. Il Ministro russo per le Risorse Naturali Yuri Trutnev ha dichiarato: “Il massacro sanguinoso delle foche, l’uccisione di animali indifesi, è ora vietato in Russia così come negli altri paesi più sviluppati”. “Il commercio internazionale di prodotti di foca è ormai giunto alla fine – dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV campagna Pellicce – Il Governo canadese si trova sempre più isolato nel continuare a sostenere la caccia alle foche.