Comunicato stampa LAV 18/01/2013
Pellicce di foca: altro positivo traguardo nel lungo e complicato contenzioso dei cacciatori di foche contro l’unione europea.
Lav: siamo fiduciosi nel pronunciamento finale della corte di giustizia
Ieri l’Avvocatura Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ha inflitto un ennesimo colpo ai cacciatori di foche che da oltre due anni, ossia da quando è stato approvato il bando europeo al commercio di prodotti derivanti dalla caccia commerciale delle foche (Reg. CE 1007/2009), hanno avviato un contenzioso per chiedere l’annullamento di tale divieto.
Si tratta della causa C-583/11 P, Inuit (e altri soggetti dell’industria di trasformazione dei prodotti di foca) contro il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea. A seguito di una prima sentenza della Corte di Giustizia, che nel settembre 2011 aveva giudicato in primo grado “irricevibile” il ricorso avanzato dagli Inuit, i ricorrenti presentarono appello.
La Corte di giustizia è costituita da un giudice per ciascuno Stato membro e si avvale di otto Avvocati Generali che hanno il compito di presentare pareri motivati sulle cause sottoposte al giudizio della Corte.
Il pronunciamento di ieri, a firma dell’Avvocato Generale Juliane Kokott, ha confermato la sentenza di primo grado ed ha quindi invitato i giudici della Corte “di statuire quanto segue:
- L’impugnazione è respinta.
- La Commissione europea sopporta le proprie spese.
- Per il resto le spese processuali sono poste a carico dei ricorrenti in solido tra loro”.
In questo lungo e complicato contenzioso, si dovrà ora esprimere nuovamente la Corte di Giustizia.
“Siamo fiduciosi del pronunciamento finale della Corte di Giustizia – dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Campagna Pellicce – non solo perché la LAV è stata parte attiva, insieme ad altre organizzazioni internazionali impegnate in questa lunga battaglia per salvare la vita di milioni di animali, ma anche perché è dimostrato che oltre il 72% dei cittadini europei si è già dichiarato a favore del bando al commercio dei prodotti di foca e infatti, da quando lo scorso 20 agosto 2010 è entrato in vigore, i consumatori non hanno lamentato alcun danno. La società europea non ha bisogno di pelli di foca o altri prodotti derivanti dallo sfruttamento di questi mammiferi marini”.
18/01/2013
Ufficio stampa LAV 06.4461325 – 320.4788075 www.lav.it
2 replies on “[Comunicato LAV] Respinto ricorso Inuit contro il bando al commercio di prodotti di foca.”
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