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News No alla caccia

[Comunicato LAV] Respinto ricorso Inuit contro il bando al commercio di prodotti di foca.

cucciolo-di-focaComunicato stampa LAV 18/01/2013

Pellicce di foca: altro positivo traguardo nel lungo e complicato contenzioso dei cacciatori di foche contro l’unione europea.

Lav: siamo fiduciosi nel pronunciamento finale della corte di giustizia

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Estinta la lontra giapponese.

foto da webHa ufficializzato la notizia riguardante l’estinzione della lontra giapponese il Ministro dell’Ambiente giapponese Goshi Hosono.

Gli ultimi  esemplari furono avvistati l’ultima volta nel 1979 lungo le rive del fiume Shinjo a Susaki, nella prefettura di Kochi.

Si muovevano lungo il corso dei fiumi giapponesi, nutrendosi  di gamberi, granchi, pesci, coleotteri e patate dolci.

Le cause dell’estinzione sarebbero da annoverare alla perdita dell’habitat naturale, dovuto all’agricoltura “selvaggia”, ma anche alla caccia della sua ricercata pelliccia.

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La caccia alle foche in Canada è morta! Lunga vita alle foche!

“Mi piacerebbe vedere i sei milioni di foche, o qualsiasi altra quantità ci sia là fuori, uccise e vendute o annientate o bruciate. Non mi interessa ciò che gli accade. Se ci fosse un mercato per ancora più foche, i cacciatori commerciali andrebbero a cacciarle e ad ucciderle, mentre i cacciatori per ‘uso personale’ … non possono venderle perché i mercati non ci sono. Quello che vogliono è il diritto di poter uscire e uccidere le foche …. e più ne uccidono, più mi piacerà”.

Il Sig. John Efford,

ex Ministro Federale Canadese per le Risorse Naturali ed ex Ministro della Pesca per la provincia di Terranova.

 

Il Capitano Paul Watson con un cucciolo di foca della Groenlandia.

Commentario del Capitano Paul Watson

Ho combattuto la caccia alle foche in Canada dal 1974. È stata una strada lunga e difficile, durata quasi quattro decenni. Durante questo periodo ho portato le navi nel ghiaccio sei volte: nel 1979, 1981, 1983, 1998, 2005 e 2008. Ho condotto tre Campagne in elicottero nel 1976, 1977 e 1995. In queste occasioni abbiamo cacciato le navi fuori dai ghiacci, bloccato navi in porto, camminato per chilometri sul ghiaccio in condizioni pericolose, affrontando gli ufficiali della pesca canadese e la Royal Canadian Mounted Police, discusso con Senatori, Membri del Parlamento, Premier di Terranova, Ministri della Pesca e Primi Ministri. Abbiamo portato celebrità come Brigitte Bardot, Richard Dean Anderson e Martin Sheen sui lastroni di ghiaccio e abbiamo lavorato per far vietare i prodotti di foca in tutto il mondo. Siamo stati arrestati, picchiati dalla polizia e dai cacciatori, abbiamo perso una nave, e siamo stati diffamati in tutto il Canada come eco-terroristi, estremisti e traditori.

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Galline libere e etichette “fur free”: le novità del decreto.

Il decreto “Salva Italia” in applicazione delle volontà dettate dalla Commissione Europea ha previsto la modifica, almeno in parte di alcune normative vigenti relative agli allevamenti di galline ed alla necessità di indicare sulle etichette dei prodotti tessili la presenza di componenti di origine animale. Si tratta certamente di un primo passo verso una maggiore tutela da parte dello Stato italiano sia dei diritti degli animali che dei consumatori, nella speranza che in futuro si possano registrare ulteriori miglioramenti in proposito.

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Cruelty free Dalla loro parte Leggi e comunicati News Proteste e manifestazioni

Saldi: nessuno sconto alla sofferenza!

SALDI, LAV: NESSUNO SCONTO ALLA SOFFERENZA DI MILIONI DI ANIMALI UCCISI PER LA PELLICCIA. AL VIA 60 GIORNI DI PROTESTA PER CONVINCERE I BRAND ITALIANI A DIVENTARE FUR FREE: DAL 5 GENNAIO ADERISCI AL CONTEST MAIL DA www.nonlosapevo.com

Giovedì 5 gennaio, giornata dedicata allo shopping per l’avvio ufficiale dei saldi invernali, la LAV lancia un appello ai consumatori affinché orientino i propri acquisti verso prodotti in saldo che siano fur-free.

E dal sito nonlosapevo.com dà avvio all’azione di contestazione delle aziende che ancora si ostinano a commercializzare prodotti con pelliccia animale.

Firma la petizione on line: Facciamogli dire Basta pellicce!

Da domani ed entro i prossimi 60 giorni (tutta la durata del periodo dei saldi) chiediamo la partecipazione dei consumatori per fare diventare fur-free alcune aziende individuate dalla LAV. I consumatori devono semplicemente inviare l’appello pubblicato sul sito www.nonlosapevo.com ed astenersi dall’acquisto di prodotti in saldo che abbiano anche solamente un piccolo inserto in pelliccia, dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV campagne Pellicce.