La pratica della zooerastia, cioè l’avere rapporti di tipo sessuale con gli animali, gode della unanime censura da parte di chi non la pratica. Al di là dell’approccio che ciascuno di noi ha con gli animali non umani, usarli come oggetti sessuali suscita indignazione, rabbia e disgusto. In molti paesi del mondo questa pratica, se scoperta, conduce a pene severissime, fino alla pena di morte. In Italia fare sesso con gli animali non è punibile in quanto tale secondo la legislazione italiana, ma ricade sotto la più generica legislazione sul maltrattamento sugli animali, in particolare se d’affezione. La stessa normativa legale era in vigore in Germania da quando nel 1969 era stato depenalizzato il reato di zooerastia. L’atto compiuto sull’animale era perseguibile nel caso che questo fosse accompagnato da sofferenza o morte dello stesso. Esattamente come in Italia. La diffusione e il possesso di materiale pornografico in cui comparissero animali venivano invece severamente sanzionati. In occasione dell’adeguamento della legge tedesca sulla protezione degli animali alla più recente normativa europea la Camera dei Länder (Bundesrat) dietro iniziativa del Land Assia ha presentato una modifica riguardante il divieto di zooerastia. L’iniziativa era partita da alcuni casi clamorosi di outing di zooerasti che rivendicavano il diritto ad avere rapporti sessuali con i loro animali e da petizioni online che chiedevano la chiusura dei cosiddetti bordelli animali in Germania. Visto che il sesso con animali in Germania incontra indignazione e disgusto e viene rifiutato in quanto contrario alla morale comune anche in assenza di sentimenti animalisti, la vicenda è stata seguita da tutta la stampa nazionale e sono stati creati molti gruppi di pressione per invitare le due Camere del Parlamento a modificare la legislazione in materia. Le più grandi associazioni animaliste tedesche, Peta Deutschland, Tierschutzbund, Tasso e.V. e Bund gegen den Missbrauch von Tieren si sono naturalmente espresse per il divieto per legge di pratiche sessuali con animali. L’esistenza di bordelli animali peraltro non è stata mai documentata, nè esistono filmati undercover che ne dimostrino l’esistenza. Questo non vuol dire che non esista un mercato illegale per queste pratiche, visto che esistono molti siti che diffondono illegalmente materiale pornografico con animali. La formulazione di alcune petizioni che girano in rete può peraltro fomentare razzismo se si genera la visione che in Germania (paese dove la prostituzione tra maggiorenni è legale) esistano quartieri o case o fattorie a luci rosse dove si possano stuprare impunemente animali col beneplacito della legge sotto gli occhi del poliziotto di quartiere.
La Camera Federale (Bundesrat) nel novembre 2012 ha modificato la legge sulla protezione degli animali introducendo il divieto esplicito di praticare la sodomia su di loro. Purtroppo insieme al tema zooerastia ce n’erano altri che coinvolgono milioni di animali torturati negli allevamenti intensivi, come la castrazione dei suini senza anestesia, la marcatura a fuoco, la sperimentazione animale ecc. e che non sono stati oggetto di miglioramenti immediati e significativi. La più grande organizzazione animalista tedesca dopo Peta Deutschland, il Tierschutzbund, in un’intervista a caldo al suo direttore, Thomas Schröder, ha giustamente lamentato come, nonostante sia stato introdotto il divieto di praticare la sodomia con animali, gli altri temi siano stati scopati sotto il tappeto senza alcun risultato positivo e che quindi la modifica del testo di legge abbia condotto a una vittoria di Pirro. Inoltre la sodomia con gli animali viene vietata e sanzionata con multe, anche salate, ma non rubricata come reato, a meno che l’animale non riporti danni fisici permanenti o ne muoia, e quindi non ricada comunque sotto i paragrafi già esistenti sul maltrattamento degli animali. Citando Schröder: “Accogliamo con favore il nuovo divieto di sodomia ma questo successo per il benessere degli animali non deve essere usato come pretesto per nascondere il fallimento di altre questioni urgenti legate al loro benessere. Continueremo a lottare per una legge di protezione degli animali, degna di questo nome e vogliamo una maggioranza in Parlamento di amanti degli animali, che possano fare ulteriori proposte atte a rendere perseguibili penalmente milioni di atti di crudeltà verso gli animali”.
Insomma la politica tedesca pare che abbia preso a pretesto la giusta indignazione popolare contro le pratiche di stupro animale per accontentare i cittadini in vista delle prossime elezioni federali e distogliere lo sguardo da pratiche crudeli che riguardano milioni di animali negli allevamenti intensivi.
Fonti:
- www.peta.de
- www.bmt-tierschutz.de
- http://www.badische-zeitung.de
- http://www.tieraerzte-gegen-zoophilie.de/
- http://gopets.gogreen.virgilio.it
Daniela Sunny Sunshine
Sono nata a Roma, ma vivo in Germania da ca. 30 anni. Il contenuto di questo articolo si riferisce alla realtà della Repubblica Federale Tedesca. Non conoscendo la lingua danese o altre lingue nordeuropee non posso fare affermazioni sulle pratiche zooerastiche in altri paesi del Nordeuropa, non avendo accesso a fonti linguistiche originali.