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Tootsie: salvo per miracolo, guarito grazie all’idroterapia!

Investito due anni fa e lasciato sulla strada a morire: così inizia la storia di Tootsie, tenerissimo micino nero che oggi può dire di avercela fatta. La sua padrona, Sue Wilson, dopo l’incidente ha parlato con tanti veterinari ma il responso era solo uno: Tootsie non avrebbe camminato mai più, a causa della totale frantumazione della sua zampina destra. Il consiglio? Sopprimerlo. Eppure lei non si è arresa, e il micio nemmeno: in un ultimo disperato tentativo di dare allo sfortunato felino una seconda possibilità di vita, i veterinari hanno suggerito alla donna un’altra soluzione. Metterlo a mollo. Detto fatto ora, grazie a sei mesi di idroterapia intensiva, Tootsie ha ripreso a camminare e nuota da far impallidire Federica Pellegrini.

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Dalla loro parte Gli animali Pronto soccorso e urgenze

Il coniglio sta male! Che fare?

Dovreste GIA’ avere trovato un vet di fiducia: chiedetegli/le se ha un numero per le chiamate di emergenza e tenetelo a portata di sguardo vicino al telefono: è complicato cercare un numero fra mille altri (o, peggio, sulle Pagine Gialle) quando si è terrorizzati per il proprio amico!
Questi che seguono sono solo *consigli* tratti sia dalle esperienze pratiche dei miei umani e dei loro amici per tamponare le emergenze, sia dalle chiacchierate con i vet: ma non sono indicazioni professionali e non vogliono esserlo: se avete dei problemi, mi raccomando, …

…CHIAMATE SUBITO IL VOSTRO VET!


  • Problemi respiratori
    Sintomi: respirazione faticosa, spesso a bocca aperta, lingua cianotica, abnorme dilatazione dell’addome e del petto durante l’inspirazione, riluttanza a cambiare posizione o a sdraiarsi. Siate certi che il vostro coniglio abbia il naso libero, altrimenti cercate di pulirglielo con un fazzolettino leggermente inumidito. Fate piano, per favore, con MOLTA delicatezza, è una delle nostre parti più sensibili! Una volta pulito,

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Dalla loro parte

La storia di “Nu”, odiata da tanti, salvata da qualcuno.

Questa è la storia di un animale di nessuno. Trovato sull’asfalto in una notte fredda. Sembrava cadavere ma non lo era. Uno come tanti lungo le strade di campagna.

Per quest’animale, odiato e temuto da tutti, nessuno versa una lacrima. Molti cacciatori gli sparano per divertimento, altri per lavoro (la provincia paga per ogni coda consegnata). Nemico numero uno degli agricoltori perché scava e fa crollare i canali d’irrigazione.

In realtà le nutrie non hanno colpa. Vivevano tranquille in Sud America finché l’uomo ha deciso di importarle in Italia per fare allevamenti in quanto vengono usati per le pellicce. Un giorno gli allevamenti sono stati chiusi e molti animali sono stati liberati su un territorio non loro. Ma le nutrie si sono adattate alla pianura e il loro numero si è incrementato a dismisura. Come con altri animali, l’intervento irresponsabile dell’uomo ha squilibrato i meccanismi delicati e fragili della natura.