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Dalla loro parte I vostri articoli

Lo specismo del linguaggio

Ammazzato come un cane
Trattati come bestie
Sgozzato come un maiale
Schiacciati come topi
Carne da macello

Tutte espressioni impiegate per descrivere episodi particolarmente barbari e disdicevoli quando ad essere coinvolti sono degli esseri umani. Espressioni che mi hanno sempre dato da pensare, fin da bambina. Mi chiedevo, già allora, com’è che se un essere umano viene trattato in modo indegno, viene sottoposto a terribili stenti e patisce molte sofferenze, se gli viene tagliata la gola o viene mandato a morire senza alcuna remora, tutti siamo concordi (giustamente) nel dire che sono cose terribili e inaccettabili, mentre se riguardano degli animali sembra quasi che sia normale, come tutto ciò fosse in un certo qual modo parte del loro destino?

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Dalla loro parte No alla vivisezione

5 Marzo – Corteo nazionale contro la vivisezione.

Green Hill, il più grande allevamento d’Europa di cani destinati ai laboratori, con i suoi capannoni pieni di beagle prigionieri sulle colline di Montichiari (BS), è diventato un simbolo della crudeltà della vivisezione. Un simbolo da abbattere per aprire un nuovo percorso di liberazione e di lotta alla vivisezione. La chiusura di Green Hill è doverosa, ma soprattutto è anche possibile. Sta a noi tutti far sì che questa vicenda non finisca nel dimenticatoio e che degli animali torturati nei laboratori si continui a parlare il più possibile. Sta a noi dare voce a chi non ce l’ha e farla sentire con tutta la sua forza a coloro che devono prendere delle decisioni.