Lui era l’ultimo della cucciolata, di un antico allevamento noto in tutta Europa: prìncipi canini dalle ciocche scintillanti e musetti a prova dei severisssimi standard, eppure lui non andava bene. Non era nei target di valutazione, così piccolo e timido, tanto da rimanere sempre dietro ai fratellini quando la pappa veniva data.
Il gestore dell’allevamento, per quanto ligio ai suoi doveri nelle cure dei suoi cagnolini, aveva deciso che per quel piccolo la scelta migliore sarebbe stata una piccola famiglia, che potesse dargli la sicurezza che la veemenza dei suoi più nerboruti fratellini gli avrebbe fatto mancare!
L’occasione capitò quando ancora era troppo presto per un’adozione; ma l’uomo non voleva che crescesse spaventato, più di quanto quel mondo gigantesco potesse impaurirlo, piccolo batuffolo di due chili appena.