Un’investigatrice della PETA è stata assunta dalla Covance come tecnico, e dal 26 Aprile 2004 all’ 11 Marzo 2005 ha lavorato all’interno del laboratorio di Vienna, in Virginia, dove vengono eseguiti test sui primati. La documentazione video dell’ investigatrice all’interno del laboratorio è iniziata il 30 Luglio 2004 e ciò che è stato filmato – il terrore, la tristezza, le malattie, le ferite, le sofferenze, le scimmie morte per le violenze subite e le stesse attrezzature usate per prendersi cura degli animali – non potrà non indurre alla vergogna anche il più deciso sostenitore dei test sugli animali, e far in modo che tutta la gente di buon cuore chieda ad alta voce giustizia. L’indagine ci permetterà inoltre di dimostrare che la sorveglianza del governo sui laboratori, come quello di Covance, è una farsa.
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Scrive Letizia Balsamo:
“Mia madre è morta per il fumo con atroci sofferenze, prima ha perso i denti con la piorrea, poi la circolazione fuori uso, poi i calcoli alla cistifellea e ai reni, poi l’osteoporosi fortissima, poi le fratture ai femori e alle braccia, gli antinfiammatori le hanno fatto venire l’infarto e l’ulcera con forti emorragie, insomma un calvario. Fra qualche anno dovrò scavarla ma non so se si troveranno le sue ossa perchè quando è morta si scioglievano come il burro. Ma queste cose non le fanno sapere scemo chi fumaaaa!!!”
Scrive Eveline Zieringer:
“Ho fumato per ca. 40 anni, l’idea di dover smettere mi provocava nausea, disperazione. Ho fumato in tutte le situazioni, anche prima e dopo interventi. “solo” 20 al giorno, ma guai a stare più di 2 ore senza. ERO DIPENDENTE!!
Leggendo il libro di Carr ho smesso nel giro di 5 giorni, il 21 agosto 2009 e NON HO PIù PRESO IN MANO UNA SIGARETTA, FUNZIONA!!”
Non posso obbligare nessuno a smettere di fumare e mai ci riuscirò. Non c’è nessun argomento scientifico in grado di dissuadere un fumatore, anche se milioni di persone muoiono a causa dei tumori provocati dal fumo.
Molte persone dicono di non poter smettere di fumare.
Beh, se non riuscite a farlo per voi stessi, fatelo per qualcun altro…per esempio per loro, gli animali: fumo condensato viene spalmato sulla pelle dei beagle per verificarne la reazione; milioni di animali costretti ad inalare fumo per ore interminabili.
Animali uccisi dopo l’uso. Ratti, topi, criceti, cani, primati non umani.
Animali morti per le vostre sigarette.
Le ditte “cruelty-free”: quali sono e dove trovare i loro prodotti
La lista delle aziende “cruelty-free” è compilata tenendo conto dell’autocertificazione di adesione allo Standard “senza crudeltà” inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della “Guida ai prodotti non testati su animali”, e/o del superamento dei controlli effettuati da ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV – Lega Anti Vivisezione.
Lista delle ditte e delle marche “cruelty-free”
Queste ditte non testano il prodotto finito, non commissionano test su prodotto finito e ingredienti, e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l’anno di adesione a questa policy. Così, di fatto, non incrementano la sperimentazione su animali.
TUTTE le altre NON sono da considerarsi “cruelty-free”, anche se riportano sulle confezioni la dicitura “non testato su animali” o simili, finché non avranno dato conferma della propria politica aziendale in uno dei due modi prima descritti.
Si consiglia di preferire le aziende certificate ICEA, che hanno accettato di sottoporsi a controlli esterni anziché operare in regime di semplice autocertificazione.
Come scegliere
Dal sito novivisezione.org
Chi finanzia la vivisezione
Le associazioni piu’ note che finanziano la vivisezione sono:
- AIRC Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, [email protected]
- AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, [email protected]
- ANLAIDS onlus Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS, [email protected]
- Telethon, [email protected]