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Dalla loro parte

Boicotta l’industria della pelliccia.

NON comprate, NON fate, chiedete di NON ricevere – o cambiate – regali di pelliccia o con inserti di pelliccia.

L’industria della pelliccia è una dellle forme più crudeli e criminali di sfruttamento animale, sicuramente il più inutile e superfluo.
Una catena di morte che implica l’industrializzazione procreativa, l’imprigionamento a vita, condizioni di allevamento brutali, trascuratezza dell’integrità sanitaria ed emotiva, l’uccisione con metodi di tortura.
Molti altri animali da pelliccia vengono uccisi con la caccia, spesso con trappole che causano loro ore di agonia.
Non c’è una stima esatta di quanti animali vengono uccisi ogni anno in ragione degli stupidi e frivoli trend della moda, ma il numero può essere fissato intorno a centinaia di milioni.

In Europa e Nord America gli animali allevati e cacciati per la loro pelliccia sono la maggior parte: visoni, ermellini, volpi, castori, zibellini, cincillà, conigli, lontre, linci, procioni, scoiattoli e cuccioli di foca.
Ma abiti di pelliccia sono prodotti anche con pecore, capre e agnelli provenienti dall’Asia.

Uno dei casi più crudeli è l’uccisione gli agnelli Karakul non ancora nati. dopo un aborto provocato artificialmente che provoca anche la morte della madre. E’ quella ciò che noi chiamiamo pelliccia di Astrakan.

E’ ormai risaputo che anche cani e gatti sono allevati, torturati e uccisi in Cina, Thailandia, Corea e altri paesi dell’ est-asiatico. Di solito sono scuoiati vivi e lasciati morire in una agonia senza fine. Procioni e altri mammiferi sono uccisi allo stesso modo.
In alcune zone cani e gatti sono uccisi a bastonate in pubblico, e perfino sgozzati e lasciati morire per dissanguamento.
Pochi sanno invece che molti inserti di pelliccia venduti in Europa e Nord America come “artificiali”, come “eco-” pellicce o con diciture stravagentio sono il prodotto di questo massacro.

Siete invitati a NON comprare, NON fare, chiedere di NON ricevere regali di pellicce e con inserti di pelliccia.

Se voi – o qualche vostro amico o parente – lo riceveste, siete invitati a cambiare il regalo con un prodotto senza pelliccia, se possibile. E quando non lo fosse, a regalarlo ad una associazione animalista che si batte contro il commercio della pelliccia, che lo potrà almeno utilizzare per protestare contro questa industria di morte.

Fonte

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