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Dalla loro parte News No alla vivisezione

Migliaia di animali salvati dall’emendamento anti-vivisezione. Soddisfazione di Lav ed Enpa.

L’emendamento anti-vivisezione approvato in commissione Affari sociali della Camera è «un primo importante passo per ribaltare i nefasti effetti della direttiva europea 2010/63 sulla vivisezione che, poco più di un anno fa, aveva visto gran parte della politica italiana schierarsi a favore di un recepimento restrittivo della normativa comunitaria».
Così la Lega anti vivisezione (Lav) in una nota. «Se l’emendamento sarà difeso anche nei successivi passaggi da parlamentari e Governo – osserva la Lav – salverà la vita a decine di migliaia di animali e finalmente garantirà l’implementazione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale, a tutto vantaggio di una ricerca utile ed eticamente accettabile».
L’emendamento alla legge comunitaria 2011 approvato, che prevede il divieto di allevare animali domestici destinati alla vivisezione e di eseguire sperimentazioni su cani, gatti e primati, «è un passo avanti per la tutela degli animali». Lo afferma l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) in una nota. «Mi auguro che il provvedimento varato alla Camera sia confermato anche in Senato e che gli allevamenti alla ‘Green Hill’ diventino soltanto un brutto ricordo del passato», dichiara la presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi. ‘Ringrazio tutti i deputati, tra cui l’onorevole Gabriella Giammanco, che hanno sostenuto e reso possibile il via libera all’emendamento». Un ringraziamento va anche al Ministro Brambilla, «che con la ‘Coscienza degli animali’ – dice Rocchi – sta contribuendo in maniera attiva a fare dell’Italia un Paese realmente animal friendly».

Fonte: ilsitodifirenze.it

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Cruelty free Dalla loro parte Leggi e comunicati News No alla vivisezione

Come esercitare l’obiezione di coscienza per la sperimentazione animale.

Serve informare gli studenti, ricercatori, dottorandi e personale tecnico dotati di coscienza etica, che esiste la possibilità di appellarsi alla legge 413/93 sull’obiezione di coscienza per la sperimentazione animale. In Italia, infatti, vige una legge sul diritto all’obiezione di coscienza che dovrebbe essere considerata un vanto per il nostro Paese, dato che è l’unico al mondo a garantire questo diritto.

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Dalla loro parte No alla vivisezione

Legge sulla vivisezione: la speranza ora è nella proposta di Legge d’iniziativa popolare.

GEAPRESS – Deve ancora passare per l’approvazione formale dal Consiglio, poi, gli Stati membri avranno un anno per integrare nella legislazione nazionale. Stiamo parlando delle nuove regole per la presentazione di una Proposta di Legge d’ iniziativa popolare approvata ieri al Parlamento europeo. Il nuovo testo era stato indicato dall’ On.le Sonia Alfano quale via indispensabile per costringere l’ Europa a modificare la nefasta Direttiva sulla vivisezione, approvata lo scorso 8 settembre.

628 a favore, 15 contrari e 24 astenzioni. Una volta entrata in vigore negli Stati membri la nuova disposizione prevederà 12 mesi per la raccolta del milione di firme richieste a supporto di una legge d’iniziativa popolare.  Per l’Italia il numero minimo previsto è di 54.000 firme. Ogni Stato membro, dovrà verificare la veridicità della firma.

Non è per fortuna passata la proposta sull’ammissibilità da parte della Commissione solo dopo avere raccolto 300.000 firme. L’ammissibilità verrà accertata immediatamente dopo la registrazione dell’iniziativa.

Il numero minimo di Stati dai quali dovranno provenire le firme è stato ridotto da un terzo ad un quarto del totale dei Paesi aderenti all’Unione. (GEAPRESS)