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Uguali ma diversi.

C’è chi dice che è un ragionamento semplice…in realtà, considerando tutti i condizionamenti che abbiamo fin dalla nascita, far capire che un vitello è un animale tanto quanto un cane, è molto complicato.

La prima resistenza è quella dei “professori della carne“, ma non ci fermiamo qui. Ci sono gli “amici delle carote” e quelli che “gli allevamenti non sono tutti uguali” (un articolo su questo ancora non l’ho scritto!).

Ma…resistenza a cosa? A capire che è ipocrita professarsi “animalisti” (parola che odio, peraltro) e/o “amanti degli animali”, a dire che per gli animali si è disposti a fare di tutto, ecc, ecc…e continuare a farsi “la fettina”. Insomma, per essere sinceri bisognerebbe ammettere di amare solo certi animali (il gattino, il cagnolino, il coniglietto, al più…il cavallo) e di non considerare altrettanto degni d’amore gli altri (mucche, maiali, galline…).

Ma difficilmente sentirete un discorso di questo tipo. Perchè? Beh, perchè lo vede anche un bambino che fra le due categorie sopra citate non v’è alcuna differenza. L’uomo, in certe culture, ha deciso che alcuni animali sono da amare, altri da mangiare. E non ci si è neppure tanto messi d’accordo. Tant’è vero che alcuni ritengono la vacca un animale sacro o un cavallo semplicemente un amico, altri mangiano tranquillamente cani e gatti. Scommetto che anche fra chi legge ci sarà quello che “mangio carne ma non il cavallo…” (o l’agnello, o l’animale ritenuto più degno degli altri).

Ma secondo quali criteri stiliamo queste graduatorie d’amore?

Secondo quello che ci insegnano. E poi, durante tutto il corso della nostra vita, più ci avviciniamo agli animali, più troviamo scuse per giustificare il cibarsi della loro carne. Come ho già detto, non sono un dottore, ma una cosa me la chiedo sempre: se mangiare carne non è necessario, perchè continuare a farlo? Capisco che non è semplice rinnegare ciò che si è stati e/o ammettere di essere stati in errore. Ma quante vite dovranno fare le spese di questa mentalità ottusa? Tutti possono liberarsi dall’ipocrisia, tutti possono passare a veg. Basta volerlo. E smetterla di sentirsi accusati.

Perchè, in realtà, l’unica accusa è quella della propria coscienza.


© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

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