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Vegani su Marte!

Un’associazione ha chiesto alla ditta privata SpaceX di sostenere un menù vegetariano per i futuri coloni di Marte. La risposta? “Dovranno esserlo per forza”.

Vegani su Marte. Non è il titolo di un film o di un episodio di un cartone animato di fine anni ’70,  ma una richiesta formulata dalla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), associazione dedicata a promuovere un giusto trattamento degli animali. Con una lettera ufficiale, la PETA ha chiesto alla ditta privata SpaceX di pensare seriamente alla possibilità di inserire un menù vegeteriano, vegano per la precisione, all’interno del futuro programma di colonizzazione di Marte. Solo così i coloni potranno creare fin da subito un avamposto eticamente ed ecologicamente “equo”.

La ditta destinataria della lettera non è stata scelta a caso: la SpaceX da anni collabora con la NASA. Le sue capsule Dragon, insieme ai futuri razzi Falcon, possono rappresentare il mezzo per far sbarcare i primi uomini su Marte nel giro dei prossimi vent’ anni. Un tempo che coincide con quello previsto dalla NASA e dal Presidente Obama, che puntano a far scendere i primi astronauti su un asteroide nel 2025 per poi spostare l’obiettivo, nel caso di pieno successo, verso Marte.

Non esiste però alcuna posizione ufficiale sull’argomento “astronauti vegetariani”, tant’è che a bordo della Stazione Spaziale si mangiano gamberetti, manzo e pollo. Per questo la PETA ha pensato di portare il tema all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso questa insolita richiesta via lettera.

La SpaceX ha risposto con le dichiarazioni di uno dei suoi fondatori, Elon Musk. “Da grande appassionato delle future colonie marziane”, ha subito chiarito, “posso dire che i primi coloni seguiranno per molto tempo una dieta vegetariana per cause di forza maggiore, quali la necessità di risparmiare l’energia e lo spazio richiesti inevitabilmente dall’allevamento degli animali”.

Ma cosa accadrà quando l’uomo avrà delle colonie stabili sul pianeta rosso e sarà in grado di portarvi polli, mucche e pesci? Il dibattito è aperto, anche se un po’ prematuro e decisamente al di fuori dei problemi più pressanti che gli USA stanno vivendo in questi ultimi tempi.

Fonte: media.inaf.it

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