(Adnkronos) – “L’azione combinata di sagome e piattaforme artificiali potrebbe rappresentare uno stimolo forte per questa specie, anche in zone dove ancora la cicogna non ha mai nidificato -spiega Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu- L’intento è di aumentare l’area di nidificazione, attualmente ristretta in questa regione a pochi chilometri quadrati, sperando che il numero di coppie nidificanti possa aumentare nei prossimi anni, se la sperimentazione darà esiti positivi”.
“Ci auguriamo -continua Gustin- che le coppie in Calabria, attualmente 9 in tutto, possano aumentare almeno fino a 25-30. In caso di esito positivo, inoltre, questa sperimentazione si potrebbe ‘esportare’ anche al di fuori della regione, in Campania e Basilicata”. Tre sagome sono state posizionate nella valle del Crati, tra i comuni di Tarsia, Bisignano e Mongrassano e in quello di Cirò Marina, area quest’ultima interessata ogni anno da un importante flusso migratorio, dove però la specie non si è mai trattenuta.
“Si potrebbe creare, nel tempo, un unico, grande areale riproduttivo -aggiunge Roberto Santopaolo, delegato Lipu di Rende- per dare più stabilità alla popolazione di cicogna bianca”. L’utilità delle piattaforme è provata: dal 2003 ad oggi, le nuove coppie in Calabria sono state sette e ciò è avvenuto proprio grazie a queste strutture, in pratica dei nidi già pronti. Chi ha trovato con facilità casa potrebbe ‘pensare’ di trovare con altrettanta facilità un vicino o, addirittura, un compagno: l’importante, insomma, sarà non farsi sopraffare dalla delusione, avvicinandosi troppo. Un problema, del resto, che affligge anche molte coppie di umani.
Fonte: liberoquotidiano.it