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Chiedi al veterinario Gli animali

Il canarino.

D. Da più di un anno ho un canarino che dicono sia troppo magro, anche se in perfetta salute (almeno così sembra)… per fargli prendere un po’ di peso gli ho comprato i semini con le vitamine, ma non li ha digeriti tanto bene… come posso essere sicura allora di non fargli mancare il giusto apporto alimentare?

 

R. Le cause di dimagrimento possono essere molteplici: si va dalle carenze alimentari (piuttosto frequenti), alle parassitosi, agli errori gestionali che causano stress ed abbassamento delle difese immunitarie predisponendo alle diverse malattie. La cosa migliore è, ovviamente, recarsi da un veterinario competente per questo tipo di animali e far visitare l’animale. Un consiglio che posso dare è di portare l’animale nella sua gabbia abituale e non in una gabbietta-trasportino in modo che il veterinario possa valutare quella che è la gestione domestica abituale; bisogna quindi lasciare la ciotola con il cibo, ma è preferibile togliere il beverino con l’acqua per evitare che questa si rovesci bagnando il fondo della gabbia poiché il vet potrebbe ritenere opportuno prelevare proprio dal fondo un campione delle deiezioni qualora possa sospettare una parassitosi intestinale. A tale proposito suggerisco di non cambiare i giornali sul fondo subito prima di recarsi in ambulatorio. Per quanto riguarda l’alimentazione, per non far mancare all’animale nessun principio nutritivo sarebbe opportuno usare alimenti specifici e di buona qualità reperibili nei negozi specializzato o nei garden-center evitando le marche da supermercato a basso costo.

 



Classificazione

Classe: Aves

Sottoclasse: Neornithes

Infraclasse: Neoaves

Parvoclasse; Passerae

Superordine; Passerimorphae

Ordine: Passeriformes

Sottordine Passeri

Parvordine: Passerida

Superfamiglia: Passeroidea

Famiglia: Passeridae

Sottofamiglia: Fringillidae

Genere: Serinus

SpecieS. canaria

 

Il canarino deve il proprio nome al suo antenato selvatico, un uccellino verde grigiastro originario delle Isole Canarie. Attraverso secoli di selezione artificiale e incroci sono state sviluppate innumerevoli varietà di forma e colore.

 

Alloggio

La gabbia ideale ha forma rettangolare; maggiori sono le dimensioni, maggiore sarà il comfort per il canarino. Le dimensioni devono essere sviluppate più in senso orizzontale che verticale; quelle ideali minime sono di 100-120 cm x 30 x 30. È importante che il modello scelto sia pratico da pulire. La sistemazione della gabbia è molto importante: i canarini hanno un maggior senso di sicurezza se la gabbia è posta relativamente in alto; la sistemazione ideale è in un posto tranquillo, senza rumori molesti o schiamazzi. La gabbia va collocata in un punto luminoso, ma non colpito dalla luce diretta dal sole per evitare colpi di sole o di calore. La cucina non è una stanza indicata, perché l’apparato respiratorio degli uccelli è molto sensibile  ed i vapori che si sviluppano possono essere nocivi o mortali. Anche il fumo di sigaretta e alcuni deodoranti per ambienti vanno evitati. Attenzione a spray antiparassitari contro le mosche o le zanzare, o ad insetticidi per le piante. I canarini hanno bisogno di poter dormire tranquilli; se non è possibile sistemare la gabbia in una stanza buia, la sera deve essere coperta con un panno e collocata in una zona più silenziosa possibile, fino alla mattina successiva.

 

Accessori

Posatoi

Sono elementi indispensabili della gabbia. È importante che sia scelto un diametro corretto per  mantenere le zampe in buona salute; il diametro del posatoio deve essere tale da non permettere alle dita di circondarlo completamente. I vari posatoi dovrebbero avere diametri diversi, in modo da permettere un buon esercizio delle zampe e impedire che il peso dell’animale gravi sempre sugli stessi punti del piede. In mancanza di posatoi adeguati si possono utilizzare dei rametti naturali (evitate tutte le piante resinose). Si possono usare anche delle corde che dondolano che in genere molto gradite dai canarini. E’ molto importante che i posatoi siano sempre puliti, perché se si ricoprono di deiezioni anche la salute delle zampe ne risentirà.

Vaschette per il bagno

I canarini, come tutti gli uccelli, amano fare il bagno; questo permette di mantenere pulite ed in buona salute le penne, la pelle e le zampe. L’acqua deve sempre essere a disposizione dell’animale; si possono utilizzare le apposite vaschette coperte da appendere alla gabbia o semplici recipienti in ceramica da appoggiare sul fondo (1 cm di acqua è più che sufficiente). Ovviamente l’acqua deve sempre essere pulita  va cambiata almeno una volta al giorno.

Zanzariera

I canarini vanno difesi dalle zanzare che possono creare lesioni alla pelle dell’animale e, soprattutto, possono trasmettere il virus del vaiolo. Per proteggere l’animale è sufficiente la sera coprire la gabbia con una zanzariera o un velo di tulle.

 

Igiene e pulizia

Per mantenere l’animale in buona salute è indispensabile curare l’igiene della gabbia e degli accessori. Le operazioni di pulizia sono facilitate se si impiegano gabbie con una griglia sul fondo che impedisce all’animale di entrare in contatto con le proprie deiezioni e con il cibo caduto sul fondo. Sul fondo della gabbia, sotto la griglia, è sufficiente mettere un foglio di giornale che deve essere cambiato quotidianamente; questo tipo di substrato permette, al contrario di uno di tipo granuloso, di osservare le deiezioni dell’animale, indici importanti della salute del canarino. I contenitori di acqua e cibo vanno lavati quotidianamente con acqua e sapone; una volta alla settimana è opportuno lasciarli a bagno con disinfettanti (es. Amuchina) e poi risciacquarli accuratamente. Anche l’intera gabbia deve essere sottoposta ad una pulizia profonda, una volta la settimana, dopo aver trasferito il canarino al sicuro in una gabbietta provvisoria. Dalla gabbia vanno tolti posatoi, recipienti, vaschette per il bagno, giochi e ogni altro oggetto asportabile, che saranno lavati a parte. La gabbia deve essere lavata bene con acqua e sapone aiutandosi con una spazzola per rimuovere tutta la sporcizia e le incrostazioni, e risciacquata con cura. Quando la gabbia e gli accessori sono asciutti il canarino può essere ricollocato nella sua gabbia.

 

Alimentazione

L’alimentazione è l’aspetto più importante dell’allevamento dei canarini. I canarini sono considerati uccelli granivori (che si alimentano di semi), tuttavia la dieta naturale degli uccelli granivori molto raramente è rappresentata da semi secchi, che spesso rappresentano invece la dieta di base degli uccellini in cattività. La maggior parte dell’anno, gli uccelli granivori allo stato libero consumano semi freschi direttamente dalla pianta. Questi semi hanno un valore nutritivo molto maggiore dei semi secchi conservati per mesi, se non per anni, che hanno perso buona parte del loro contenuto vitaminico, e sono talvolta attaccati da muffe o irranciditi. Inoltre in natura gli uccelli “granivori” consumano sempre una parte di proteine animali sotto forma di insetti. La dieta “classica”, basata esclusivamente, o quasi, sulle miscele di semi, è tutt’altro che ideale. I semi sono troppo ricchi di grassi, carenti di proteine, di molte vitamine (in particolare di vitamina A) e di calcio. Il loro valore nutritivo diminuisce ulteriormente se non sono freschi: più sono vecchi e meno sono nutrienti. La dieta deve essere bilanciata e nutriente durante tutto l’anno, non solo durante il periodo riproduttivo. Una dieta carente è una delle cause principali dei problemi riproduttivi. La percentuale di proteine deve essere aumentata durante la riproduzione e la muta, ma la lista degli ingredienti non deve variare durante tutto l’anno. Quindi oltre ai semi, si devono offrire ai canarini ogni giorno una varietà di alimenti. Ecco elencati di seguito tutti gli ingredienti della dieta dei canarini. Il cibo deperibile deve essere messo fresco la mattina, e tolto la sera. In estate occorre essere ancora più solerti nell’eliminare dalla gabbia gli alimenti deteriorabili, che possono andare a male con estrema rapidità.

La cioccolata è tossica negli uccelli!

Semi

I diversi tipi di semi spesso sono miscelati dagli allevatori secondo “ricette” segrete che ognuno si inventa. Abbiamo il misto di semi “europeo” la cui base è la scagliola con aggiunta di miglio, panico, niger, colza-ravizzone, canapa, lino avena decorticata, perilla e altro. Ci sono anche misti per “esotici” con miscele più bilanciate, composte di una maggior varietà di semi che comprendono anche semi di piante di campo. Negli ultimi tempi sono comparsi sul mercato i cosiddetti “semi della salute”, che non sono altro che miscele di semi di erbe di prato, che non rientrano nella miscela normale, e che sono molto utili per integrare la dieta. Si somministrano in una piccola mangiatoia separata, alla dose di un cucchiaino per uccello, due-tre volte la settimana, e tutti i giorni da un mese prima della cova fino allo svezzamento dei pulcini.

Semi germinati

Si preparano lasciando i semi in ammollo per 24 ore, dopo di che si risciacquano (abbondantemente, in acqua corrente, lavandoli a lungo) e si attendono altre 24-48 ore lasciandoli a 15-20°C. Dal punto di vista della composizione si differenziano dai semi secchi solo per il contenuto di acqua, che è maggiore. Si differenziano inoltre per la maggior appetibilità e digeribilità, ma non ci sono altre differenze, e in particolare non varia il contenuto di vitamine. I semi germinati presentano tuttavia degli svantaggi rispetto ai semi secchi: hanno una carica microbica molto alta e si conservano pochissimo (non vanno lasciati a disposizione più di due ore, soprattutto nei periodi caldi) perché favoriscono lo sviluppo di muffe e batteri. Per ridurre la carica batterica si può mettere nell’acqua d’ammollo varechina (o candeggina, o amuchina, o Milton, che sono tutti prodotti analoghi), risciacquando poi in modo abbondante in acqua corrente. Un’alternativa consiste nel bollire i semi per sterilizzarli distruggendo muffe e batteri, ma in questo modo si distruggono anche parte delle vitamine. Si possono offrire ad esempio broccoli, spinaci, insalata romana, radicchio, foglie di carota, carote grattate, cicoria, insalata belga, costa, catalogna. Se reperibile, il dente di leone, o tarassaco, è tra i vegetali più nutrienti e ricchi di calcio. I vegetali freschi sono ricchi di acido folico, che è importante per lo sviluppo dell’embrione. Tutti i vegetali adatti al consumo umano, eccetto l’avocado, possono essere offerti ai canarini. Il mais tenero è molto nutriente ed apprezzato. Molto utili sono i vegetali di colore arancio e verde scuro, ricchi di beta-carotene, precursore della vitamina A. Le parti verdi e le foglie di pomodoro e patata sono tossiche!

Carboidrati

Pane secco integrale grissini o fette biscottate integrali a pezzetti, patate dolci.

Proteine

Uovo sodo, formaggio grattato, tonno al naturale, pastoncino, larve di insetti. Anche piselli e fagioli lessi sono una fonte di proteine.

Il pastoncino

Nell’alimentazione a base di semi, il pastoncino fornisce l’indispensabile integrazione proteica che bilancia la dieta. Il pastoncino può anche essere fatto in casa miscelando pane, olio, uova e integratori minerali-vitaminici. La composizione ed il valore nutritivo dei pastoncini del commercio sono quantomeno dubbi, sia per la mancanza di controlli, sia perché spesso vengono fabbricati con materie prime di scarto. Il pastoncino deve essere lasciato a disposizione nella quantità consumata in giornata, e rinnovato tutti i giorni, altrimenti favorisce lo sviluppo di microrganismi dannosi, in particolare muffe.

 Minerali

Una fonte di calcio è essenziale per la formazione del guscio e lo sviluppo del pulcino. Si può utilizzare l’osso di seppia, oppure guscio d’uovo sterilizzato o carbonato di calcio in polvere distribuito sugli alimenti verdi.

Alimenti formulati

Sono alimenti, estrusi o pellettati, in cui tutti gli ingredienti sono mescolati insieme (come accade per il cibo in crocchette per cani e gatti). In questo modo ogni singolo boccone è completo e bilanciato l’uccellino non può scegliere i bocconi preferiti a discapito di altri, per cui la sua dieta è sempre completa. I cibi formulati sono molto pratici, non hanno il problema di dovere bilanciare i diversi ingredienti e di aggiungere integrazioni minerali e vitaminiche, hanno un’ottima conservabilità e impediscono gli sprechi. Occorre avere la precauzione di non effettuare in modo brusco il passaggio dalla tradizionale alimentazione a base di semi e pastoncino ad una in pellet, altrimenti il canarino potrebbe rifiutare il nuovo tipo di cibo, che non conosce, e lasciarsi morire di fame. Ancora più importante è la scelta di una marca di qualità eccellente, che garantisca una composizione ottimale. Se si offre una dieta formulata come base dell’alimentazione, non si devono somministrare vitamine, che risulterebbero in eccesso visto che sono già contenute in quantità ottimale in questo tipo di alimento.

L’alimentazione per i canarini di colore

Alcuni tipi di canarini, detti “a fattore rosso”, devono la loro colorazione a dei pigmenti che assumono con l’alimento. Perché questi animali possano manifestare in pieno la bellezza del loro colore devono ricevere, durante il periodo della muta, un’apposita integrazione. In genere vengono utilizzate insieme due sostanze, la cantaxantina e il beta carotene, che sono del tutto innocue; li si possono trovare in appositi integratori da aggiungere all’acqua, o sotto forma di cibo pronto. La somministrazione inizia poco prima della muta, e va protratta per tutto il periodo della muta, che dura circa sei settimane, in modo che i pigmenti colorati vengano inglobati nella struttura delle penne.

Acqua

I contenitori ideali per l’acqua sono rappresentati dai beverini a tubo, che mantengono l’acqua più pulita. E’ tuttavia indispensabile che il contenitore dell’acqua sia lavato con cura tutti i giorni, in modo da fornire sempre acqua pulita e fresca ogni giorno.

Errori alimentari

I principali errori alimentari riguardano:

  •  carenza di vit. A: i semi contengono scarse quantità di questa vitamina; la carenza si manifesta con problemi dell’accrescimento, dimagrimento, atrofia muscolare, immunodeficienza, alterazione del piumaggio. È necessario integrare il contenuto vitaminico aggiungendo all’acqua di abbeverata un integratore multivitaminico
  • vit D3 e rapporto calcio-fosforo: le miscele di semi in commercio hanno un errato rapporto calcio-fosforo con spiccata eccedenza del secondo e presentano, inoltre, carenza di vit D3; tale carenza si manifesta con rachitismo nei giovani ed osteomalacia negli adulti (deformazioni ossee e predisposizione a fratture spontanee). L’integrazione consiste nel somministrare vit D3 e calcio sotto forma di osso di seppia
  • vit E: la sua carenza è associata alla somministrazione eccessiva di semi oleosi o all’aggiunta di olio di fegato di merluzzo che fanno diminuire il contenuto di questa vit. e si manifesta con tremori, vertigini e diminuzione della fertilità. È sufficiente integrare l’acqua o il cibo
  • vit del gruppo B: comprendono 6 vit, ma la carenza più frequente riguarda la vit B1 (tiamina) e si manifesta con disturbi del SNC, della crescita e problemi di muta. Si integra con acqua e alimenti

 

La luce solare diretta

Gli uccelli ricavano un beneficio notevole dall’esposizione alla luce solare diretta, non filtrata da vetro o plastica. Infatti le radiazioni ultraviolette contenute nella luce solare stimolano nella pelle la formazione della vitamina D, che è indispensabile per far assorbire il calcio contenuto nell’alimento. Tuttavia occorre lasciare sempre a disposizione una zona d’ombra, in cui l’uccellino possa ripararsi dalla calura eccessiva. In caso contrario si può verificare la morte per un colpo di calore.

 

Esercizio

La possibilità di volare e di fare esercizio è particolarmente importante per la femmina, per permetterle di sviluppare la muscolatura che utilizzerà per deporre l’uovo, tuttavia tutti i canarini devono avere la possibilità di compiere almeno dei brevi voli. Per questo motivo la gabbia deve avere una dimensione sufficiente, ed essere in particolare più sviluppata in larghezza che in altezza, con dei posatoi a distanza adeguata, che non interferiscano con il volo. Ovviamente per i canarini la sistemazione ideale sarebbe un’ampia voliera, in cui la possibilità di volare è garantita al massimo.

 

Riproduzione

Caratteristiche riproduttive dei canarini:

Maturità sessuale: l’anno successivo alla nascita

Uova per covata: 3-5

Giorni di incubazione12-14

Svezzamento: alimentati dai genitori per 28 giorni

Sviluppo delle penne 11-17 giorni

Involo: 17-20 giorni

I canarini raggiungono la maturità sessuale a 10 mesi; questo significa che solo i piccoli della prima cova saranno pronti per la riproduzione l’anno successivo, gli altri dovranno aspettare ancora un anno. I riproduttori devono essere sani, devono avere un partner gradito, avere a disposizione dei nidi e del materiale adeguato per imbottirli, un’alimentazione corretta e in quantità sufficiente, essere alloggiati ad una temperatura minima di 15°C ed avere un fotoperiodo adeguato (14-15 ore). La gabbia deve essere di dimensioni sufficienti a permettere una certa attività fisica, all’incirca 100 x 50 x 80 cm. L’umidità ambientale ideale è del 60-80%; un’umidità inferiore causa problemi di schiusa, mentre un’umidità troppo elevata favorisce lo sviluppo di muffe e batteri. Un altro fattore di stimolo è il canto di un maschio. I maschi richiedono un tempo di preparazione più lungo delle femmine (questo spiega perché a volte le uova sono infeconde). Perché il maschio sia pronto contemporaneamente alla femmina, lo si può alloggiare a parte, sottoponendolo più precocemente ad un programma luce adeguato.

 

L’accoppiamento e l’allevamento dei piccoli

La femmina mostra di essere pronta alla riproduzione manifestando una certa irrequietezza ed emettendo frequenti richiami, il maschio invece cantando e portando il cibo alla compagna. L’accoppiamento dura uno o due secondi: il maschio sale sopra la femmina, premendo la sua cloaca contro quella della compagna, e quindi i due animali si separano. Perché la riproduzione abbia buone possibilità di successo si devono lasciare a disposizione della coppia dei nidi (i cestini di vimini, fatti a coppa, sono adeguati) e abbondante materiale per il nido. Materiale adeguato è rappresentato da piccoli fili di cotone, erba secca o paglia, fibre di cocco o agave. Evitate con cura il materiale costituito da sottilissimi fili, in vendita proprio come materiale da nido, perché può attorcigliarsi intorno alle dita o alle zampe bloccando la circolazione. Terminato il nido, la femmina depone il primo uovo. Di norma vengono deposte da quattro a sei uova, con la cadenza di una al giorno. Poiché la femmina inizia la cova appena deposto il primo uovo, i piccoli nascerebbero ad intervalli di un giorno uno dall’altro, e questo darebbe all’ultimo nato poche possibilità di sopravvivere accanto ai fratelli più grandi. Per fare in modo che tutti i piccoli nascano contemporaneamente, è consuetudine sostituire l’uovo appena deposto con uno di plastica (la canarina non è in grado di notare la differenza). La sostituzione deve avvenire in un momento in cui l’uccellino lascia il nido per andare a bere. Poiché le uova sono molto fragili devono essere asportate dal nido con un apposito cucchiaino (in vendita nei negozi per animali, come pure le uova finte). Nel frattempo le uova vere vengono conservate in un contenitore aperto, imbottito di cotone, al riparo dal caldo e dal freddo eccessivo. Terminata la deposizione, le uova finte vengono tolte e quelle vere rimesse al loro posto. Anche una femmina sola può fare il nido e deporre le uova. Anche se non sono fertili, e quindi non potranno schiudere, è consigliabile lasciare che le covi. Se venissero tolte, potrebbe continuare a deporne, con potenziali danni per la sua salute.

La cova è affidata alla femmina, che lascia il nido solo per brevi momenti per defecare e bere; il maschio ha il compito di alimentare la compagna, che riceve il cibo dal suo gozzo. Per tutto il periodo della cova occorre disturbare la coppia il meno possibile, per evitare che le uova vengano abbandonate.

 

L’importanza del fotoperiodo

L’attività riproduttiva dei canarini, come avviene in genere per le specie dei climi temperati, dipende dalla durata delle ore di luce della giornata (fotoperiodo). La luce, infatti, stimola i fotorecettori presenti nel cervello; quando si raggiunge una precisa durata delle ore di luce, viene innescato il rilascio a cascata di una serie di ormoni, ultimi dei quali sono gli ormoni sessuali che stimolano le gonadi. La sensibilità al fotoperiodo adeguato avviene solo se vi è stato in precedenza un periodo di riposo, con fotoperiodo breve. Molti problemi nella riproduzione insorgono dalla gestione sbagliata del fotoperiodo; se la luce viene gestita male si può causare una diminuzione della riproduzione.

 

Principali malattie

Vaiolo

È una malattia virale molto diffusa negli allevamenti in seguito a fenomeni stressanti o all’introduzione di un nuovo soggetto contaminato. Ha una sintomatologia varia che comporta problemi respiratori, anoressia, astenia, formazione di ulcere crostose a livello del becco, lesioni pustolose a livello delle dita; a volte ci può essere morte improvvisa senza sintomi. Non esiste una terapia, ma l’animale può essere protetto preventivamente con la vaccinazione.

Clamidiosi

È rara negli allevamenti amatoriali, ma frequente nei negozi che hanno molti uccelli che vengono da luoghi differenti. L’animale presenta anoressia ed astenia. La terapia è antibiotica.

Colibacillosi

È piuttosto frequente, poiché questi batteri (E.coli) sono normalmente presenti nell’intestino degli animali senza dare alcun tipo di problema, ma possono causarne se l’animale è debilitato ed ha un abbassamento delle difese immunitarie. La colibacillosi si manifesta con dimagrimento, anoressia, diarrea, apatia. La terapia è antibiotica.

Coccidiosi

In condizioni normali sono presenti, ma non provocano alcuna malattia; fattori stressanti (es. trasporto) che determinano una diminuzione delle difese immunitarie possono provocare proliferazione dei parassiti e patologia che si manifesta con indebolimento, dimagrimento, diarrea, alterazione del piumaggio, morte sporadica. La è terapia antibiotica.

Miceti e lieviti

Le patologie causate da miceti e lieviti sono attribuibili alla compromissione delle difese immunitarie, secondaria a deficit cronici, condizioni igienico-sanitarie, lettiera e/o cibo inadeguati, presenza eccessiva di spore fungine/sostanze tossiche nel cibo. Le aspergillosi si manifestano principalmente con sintomi respiratori, mentre le infezioni da Candida colpiscono prevalentemente l’apparato digerente. Per entrambe le patologie è importantissima la profilassi igienico-sanitaria associata ad una corretta dieta e ad un’integrazione vitaminica.

 

Prevenzione e controllo delle malattie negli allevamenti

Quarantena

A causa dell’elevato numero di soggetti presenti in allevamento, della difficoltà di trattare singolarmente i soggetti e di eliminare una malattia una volta che è stata introdotta nel gruppo, è di estrema importanza rispettare le misure di quarantena prima dell’introduzione di nuovi soggetti, che dovrebbero anche essere esaminati ed eventualmente trattati per i parassiti esterni ed esterni. I canarini appena acquistati devono essere tenuti separati dal gruppo, idealmente in un diverso edificio, ma al limite in una stanza separata. Devono essere accuditi per ultimi, dopo gli altri animali. I recipienti del cibo e gli abbeveratoi delle loro gabbie non devono essere lavati insieme con quelli del gruppo. Anche i contenitori del cibo per gli animali in quarantena devono essere separati, in modo che non vi siano possibili contaminazioni. Il periodo di quarantena dovrebbe durare 30-45 giorni; se al termine i nuovi animali non mostrano segni di malattie, possono essere messi insieme agli altri canarini. Le stesse precauzioni si applicano agli animali ammalati, che devono essere immediatamente isolati da quelli sani e alloggiati in un diverso ambiente. Vanno inoltre applicate agli animali che sono stati a mostre, fiere ed esibizioni, rispettando un periodo di quarantena di almeno due settimane.

Isolamento da fonti esterne di contaminazione

Un’altra importante misura di profilassi consiste nell’impedire agli uccelli selvatici, a topi e ratti di avere accesso all’allevamento; questi animali possono essere responsabili dell’introduzione di un gran numero di patogeni (virus, batteri, parassiti interni ed esterni). Impedire agli insetti di accedere ai locali dove sono alloggiati gli uccelli è di estrema importanza, soprattutto come profilassi contro il vaiolo. Ciò si ottiene con l’uso di zanzariere e di prodotti antiparassitari sui pavimenti e sulle pareti. Durante il periodo riproduttivo si deve impedire di avere accesso all’allevamento agli estranei, in particolare persone coinvolte nell’allevamento dei canarini, appassionati, negozianti. Analogamente, il proprietario dell’allevamento deve prendere ogni precauzione per non fungere esso stesso da veicolo visitando altri allevamenti o negozi.

Igiene

L’importanza dell’igiene non può essere sottolineata a sufficienza. Maggiore è l’igiene dell’allevamento o della gabbia singola, minore è la carica batterica e parassitaria presente. Per raggiungere un buon livello di igiene non è sufficiente utilizzare un disinfettante, ma bisogna prima asportare con cura la sporcizia e le incrostazioni. Infatti i germi risultano protetti da questo materiale, dove il disinfettante non arriva ad agire. Come disinfettanti si possono utilizzare il lisoformio o la varechina diluita; la clorexidina è un ottimo disinfettante, ma più costosa. Dopo alcuni minuti di contatto i disinfettanti devono essere risciacquati con cura.

Isolamento dei soggetti ammalati e disinfezione

Un soggetto ammalato deve essere prontamente isolato, posto in una gabbia singola in un locale diverso da quello dove viene tenuto il resto dei soggetti. La voliera in cui si trovava deve essere accuratamente pulita e disinfettata, insieme a tutti gli accessori. Oggetti di legno o di materiale non facilmente disinfettabile devono essere eliminati.

Ricambio d’aria e qualità dell’aria

Nel locale in cui sono alloggiati gli uccelli è essenziale assicurare un ricambio costante d’aria, perché sia sempre fresca e pulita, evitando tuttavia sbalzi di temperatura e correnti d’aria. Anche durante l’inverno il ricambio d’aria deve essere garantito.

Parti dell’articolo sono state tratte dal sito  della Società Italiana Veterinaria per Animali Esotici: sivae.it 


L’amministrazione di Amami! si dichiara contraria alla compravendita di animali esotici in gabbia. 
© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

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