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Cruelty free No alla vivisezione

I loghi della vivisezione: se li conosci li eviti.

Elenco dei marchi principali che finanziano o praticano vivisezione su animali.

ATTENZIONE:
Per legge si può mettere “il coniglietto” se il prodotto finito non viene testato o se la ditta non commissiona test.
Nel caso LeCHAT (che mi è stata segnalata portante il logo del coniglietto) la scritta cruelty free non vuol dire assolutamente nulla in quanto LeCHAT non afferma di non utilizzare ingredianti cruety free.

I prodotti Monge sono certificati ISO 9000 e stanno valutando la possibilità di certificarsi con ICEA.

Quando compriamo cibi VERAMENTE cruelty free dovremmo essere sicuri che:
1. il pollo che mangia il tuo gatto sia stato cresciuto con alimentazione e metodo biologico;
2. questo pollo sia stato trasportato e ucciso con metodi poco dolorosi
3. l’azienda che produce il pollo non sostenga in alcun modo altre aziende (finanziamenti o società) che sostengono la vivisezione
4. l’azienda che produce il pollo NON effettui test su animali.
Una volta che questi parametri sono stati soddisfatti, solo allora si può dire che un cibo sia cruelty free, quindi fate molta attenzione.
Il logo è un buon inizio ma spesso non vuol dire TUTTO!
A volte viene apposto il logo seppur i singoli ingredienti siano stati testati su animali.
Internet dà tutte le notizie del caso. Informatevi sui prodotti che usate.
Questo vuol essere uno spunto.
È chiaro una garanzia totale al 100% è difficile da avere ma si può cominciare con l’escludere quello che al 100% sappiamo essere dannoso.


Cosa comprare, allora? Clicca qui per leggere l’elenco delle marche cruelty free.

Non farti prender dall’ansia del “non posso più comprare niente”: vedrai che i prodotti cruelty free sono molti e in aumento. Cerca di preferire sempre quelli durante la spesa. In più, cerca di informare quante più persone possibili: una volta informati…non si può più dire “non lo sapevo”.