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Dalla loro parte Proteste e manifestazioni

Ciliegia, cagnolina salvata dalle grinfie dei “dog hunter” ucraini.

GEAPRESS – É arrivata. Stamane a Milano Malpensa, dopo un lungo iter burocratico, Ciliegia è stata accolta dai volontari dell’OIPA e dalla nuova famiglia che l’ha adottata. Tutti commossi e felici. Poi il controllo del Medico Veterinario dell’ASP di Varese, e via verso la nuova casa.

Ciliegia era un cane di Kiev e come i suoi cuccioli, e molti altri cani ancora, venne centrata nella parte posteriore da un colpo di arma da fuoco. A salvarla furono i volontari animalisti che avvisarono subito il nostro connazionale, nonché Delegato OIPA in Ucraina, Andrea Cisternino.

Fu proprio Andrea a raccontarne la storia di Ciliegia che divenne così il simbolo dei patimenti che stanno subendo i randagi di quel paese. Perseguitati per “ripulire” le strade in occasione degli ormai imminenti campionati europei di calcio.

Stava allattando i suoi cuccioli in una strada alla periferia di Kiev, quando

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News

Tutti in bici contro il randagismo! By Chiliamacisegua

GEAPRESS – Un minigiro d’Italia organizzato dall’Associazione Chiliamacisegua per sensibilizzare la gente comune e le istituzioni sul randagismo. Partirà il 7 agosto alle 5.00 del mattino da Moncalieri (TO) per giungere alle 17.00 del 9 agosto a Roma. Una lunga pedalata che attraversa mezza Italia dal Piemonte alla Liguria, dalla Toscana fino al Lazio. Una protesta pacifica e costruttiva come solo può essere macinare km di strada. Due No e un Si è il motto di questa iniziativa: no al randagismo, no all’abbandono, si alla sterilizzazione. Ma, in particolar modo, su quest’ultima l’Associazione vuole porre attenzione. La sterilizzazione. E soprattutto quella dei cani padronali. Sono loro, infatti, a causa della vigliacca pratica dell’abbandono, ad essere fonte inesauribile di nuovi randagi.

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No alla vivisezione

Direttiva Vivisezione – Intervista shock con l’Onorevole Sonia Alfano

La Proposta era in stato di abbandono. Nessuno tranne le lobby industriali, che minacciavano di andare via dall’Europa, pensava più alla vivisezione.

di Geapress | 10 settembre 2010

Almeno un ricordo positivo in un clima di sfacelo generale, l’avremo. Stiamo parlando dell’On.le Sonia Alfano (IDV) e dei suoi interventi contro la Direttiva tortura animali approvata per i vivisettori lo scorso otto settembre. Lei sembrava una goccia nel mare di indifferenza. Decisa e tenace ha tenuto testa fino alla fine quando è riuscita a portare dalla sua ben ottanta europarlamentari, contro il minimo dei quaranta previsti, affinchè si potesse votare per  il ritorno in Commissione della nefasta Direttiva. È andata come  è andata, ma a qualcosa questa disfatta deve pur servire. Qualche errore deve pur essere stato commesso e lo strapotere della lobby farmaceutica può giustificare fino ad un certo punto.

Sonia Alfano la incontriamo di ritorno dall’Europarlamento e fa piacere trovarla ancora più combattiva di prima. Anche chi non conosce la storia personale dell’On.le Sonia Alfano, capisce subito che non è tipa da sassolini nelle scarpe. Non sarebbe comunque possibile anche perchè l’On.le Alfano più che altro scaglia intere montagne.

GEAPRESS – On.le Alfano, l’impressione che si ha è che questa Direttiva ci sia piovuta addosso.
On.le Sonia Alfano – Sì, ma forse neanche di questo in molti si sono accorti.

GEAPRESS – Le lobby del farmaco hanno avuto effetto soporifero su tutti?
On.le Sonia Alfano – Ma proprio su tutti, o quasi. È dall’inizio dei lavori di questa legislatura che si è capito come sarebbe andata a finire. Sa quanti emendamenti nei decisivi lavori della Commissione sono arrivati?