Una massese si batte contro gli esperimenti su cani e gatti. La seguono in mille
MASSA. «Apritemi, squartatemi, vivisezionatemi: usate me come cavia per i vostri pseudo esperimenti sugli animali. Mi offro volontaria. In fondo, anch’io sono una randagia». Parte da Massa la campagna contro la decisione del Parlamento europeo che consente l’utilizzo di animali randagi per le sperimentazioni scientifiche. A lanciarla è Cristina Piccinini, 46 anni, gattofila (in casa ha nove mici e un cane), amministratrice del sito www.gattisinace.it, disoccupata. E, soprattutto, indignata da questa legge europea, approvata, dice «senza che i parlamentari europei si siano presi la briga di leggerla».