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Protocollo vaccinale nel cane.

Importanza delle vaccinazioni sia nel cucciolo che nell’adulto, visite ed esami pre-immunizzazione, tipi di vaccini, frequenza dei richiami.

I primi anticorpi che i cuccioli di mammifero ricevono sono quelli contenuti nel colostro, un particolare tipo di latte che la mamma fornisce ai suoi cuccioli nei primi giorni di vita; questi anticorpi non durano, però, per un tempo illimitato, ma scompaiono circa una settimana dopo lo svezzamento rendendo necessaria la vaccinazione per garantire la protezione verso malattie infettive (soprattutto di origine virale).

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Protocollo vaccinale nel gatto.

Importanza delle vaccinazioni sia nel cucciolo che nell’adulto, visite ed esami pre-immunizzazione, tipi di vaccini, frequenza dei richiami.

I primi anticorpi che i cuccioli di mammifero ricevono sono quelli contenuti nel colostro, un particolare tipo di latte che la mamma fornisce ai suoi cuccioli nei primi giorni di vita; questi anticorpi non durano, però, per un tempo illimitato, ma scompaiono circa una settimana dopo lo svezzamento, rendendo necessaria la vaccinazione per proteggere dalle malattie infettive (soprattutto di origine virale).

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Rabbia: trattamento, prevenzione e Regolamento di Polizia Veterinaria.

Eziologia ed epidemiologia
La rabbia è una malattia infettiva di origine virale che colpisce tutti gli animali a sangue caldo, uomo compreso.
L’agente eziologico è un virus del genere Lyssavirus, della famiglia dei Rhabdoviridae, ordine Mononegaviridae.
Si parla di rabbia silvestre quando ci si riferisce alla diffusione della malattia in zone non abitate; in questo caso il serbatoio della malattia varia a seconda della Nazione (lupi in Iran, volpi in Russia/Canada/Europa, chirotteri ematofagi o “vampiri” in Sud America e Caraibi, manguste in sud Africa/Malesia/India, moffette in nord America, scoiattoli in Nigeria).
Si parla di rabbia urbana quando ci si riferisce alla malattia diffusa in aree abitate; in queste zone la trasmissione è dovuta a cani, gatti e bovini.

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Le vaccinazioni nel coniglio.

D: Egregio Dottore,
Ho un coniglietto, che si chiama Gaio, da otto anni e l’ho sempre vaccinato. Adesso dovrebbe fare il richiamo ma siccome so che è anziano, anche se sta benissimo, non lo vorrei strressare. Secondo lei è opportuno farlo comunque il vaccino nonostante sta a casa? Gli potrebbe far male? grazie

R: Le vaccinazioni consigliate per il coniglio sono essenzialmente 2: quella per la MEV (malattia emorragica virale) e quella per la mixomatosi; sono entrambe malattie sostenute da virus ed il contagio può avvenire sia per contatto diretto di un soggetto sano con uno malato, sia attraverso la puntura di insetti vettori (artropodi, zanzare).

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Gli animali

[Cane] Perchè vaccinare il cane?

Il cane fin da cucciolo può essere colpito da alcune malattie infettive molto pericolose, tra le quali la parvovirosi, il cimurro, la leptospirosi e l’epatite.
Queste malattie vengono trasmesse da altri cani che possono manifestare sintomi o, a volte, essere dei “portatori sani”: cioè non manifestare sintomi, ma eliminare i germi infettanti con le urine, le feci, la saliva, ecc…

È indispensabile che i cuccioli appena acquistati o adottati vengano portati in visita dal veterinario affinché questi riscontri il loro stato di salute e valuti l’opportunità di sottoporli alla vaccinazione.
Solo quando il veterinario dirà che il paziente è in buono stato di salute e che le difese immunitarie stimolate dalla profilassi vaccinale sono adeguate, il cucciolo potrà andare a spasso senza problemi nei parchi e incontrarsi con altri cani senza rischio di ammalarsi.