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Emergenza mici al gattile di Imola!

Il gattile di Imola è al collasso con oltre 220 gatti accolti dalla struttura dall’inizio dell’anno di cui 150 cuccioli.
Il problema è soprattutto dovuto all’abbandono di gatti, anche di proprietà, che in particolare in questo periodo vengono lasciati nella peggiore delle situazioni.
Le persone più “responsabili” visitano il gattile e firmando alcuni documenti decidono per la rinuncia di proprietà dell’animale, ma i più sono coloro che abbandonano i gatti ai cancelli del gattile, in scatole di cartone o addirittura in buste di plastica. Ci sono poi anche persone che lasciano intere cucciolate ai bordi delle strade vicino ai cassonetti e purtroppo questi sono i ritrovamenti più frequenti.

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Dalla loro parte Pronto soccorso e urgenze

[Cosa fare?] Ho trovato un cane vagante!

Avvicinalo con prudenza e mai in maniera troppo diretta per non spaventarlo. Controlla se è provvisto di medaglietta. In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, di dovrà denunciare il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario Asl.

La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.

Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza pubblica o privata convenzionata competente per territorio.

Chi consegna il cane a una struttura pubblica non accompagnato da regolare denuncia ne diventa automaticamente il nuovo proprietario e sarà tenuto a pagare tutte le spese sanitarie e di mantenimento presso la struttura stessa.

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Dalla loro parte Gli animali

La vita dei rospi.

Il Rospo comune, Bufo bufo (LINNAEUS, 1758) è un anfibio dall’aspetto goffo, con zampe posteriori corte e muso appiattito. Dietro gli occhi, ramati e con pupille orizzontali, si distinguono le grosse ghiandole paratoidi che, in caso di maltrattamento, possono secernere un liquido vischioso assai tossico, in grado di provocare forti ulcerazioni alle mucose di eventuali aggressori (anche dell’uomo). La colorazione, brunastra, cambia con le stagioni, con le fasi della muta, con la durata della permanenza in acqua ecc., variando dal giallo sabbia al marrone scuro quasi nero. Soprattutto le femmine possono presentare marmorizzature sui fianchi, mentre gli immaturi sono spesso rossastri. A partire dall’autunno e fino alla tarda primavera i maschi sono muniti di cuscinetti nuziali scuri sulle tre dita interne delle zampe anteriori. Il gracidio è poco potente, poiché la specie non possiede sacchi vocali esterni. Le femmine, mute, sono sensibilmente più grandi dei maschi della stessa popolazione.