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Dalla loro parte Veg*

Vegan: teniamo d’occhio il vino!

Spesso, quando si è a tavola con amici e parenti, per accompagnare un buon pranzo o una cena si usa bere il vino.

Quando meno ce l’aspettiamo compaiono le brutte sorprese, se siamo vegan: non sono soltanto rischiosi miscugli di cibi di cui non conosciamo gli ingredienti (dubbiosi, facciamo bene a chiedere informazioni di come siano fatti), ma finiamo anche col brindare con un bel calice di vino e scoprire che il vino appena bevuto contiene albumina (poiché non tutti sanno che spesso nella preparazione del vino sono utilizzati additivi a base di proteine animali, come: caseina, albume, colla di pesce, gelatine ottenute dalle ossa degli animali e dalla pelle del maiale).

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Farmaci: gelatine animali nelle medicine.

Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) – Occhio alle gelatine animali in pillole e pasticche. Una percentuale significativa di vegetariani e di persone con restrizioni alimentari legate a pratiche culturali o religiose assumerebbe infatti, senza saperlo, gelatine animali contenute nei farmaci da prescrizione. Lo rivela uno studio pubblicato online sul ‘Postgraduate Medical Journal’. I risultati spingono gli scienziati a sollecitare un’etichettatura più completa sui contenuti dei farmaci, e l’impiego di alternative vegetariane alla gelatina animale nella produzione dei medicinali.

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Dalla loro parte News

[Newsletter LAV] Regole più precise sulle pellicce.

PELLICCE: PUBBLICATO IN G.U. DELL’UNIONE EUROPEA IL REGOLAMENTO CHE IMPONE L’OBBLIGO D’INDICARE LA PRESENZA DI PARTI ANIMALI (PELLICCE, PELLE, PIUME) NEI CAPI D’ABBIGLIAMENTO, PREVISTO DALL’8 MAGGIO 2012 PER I NUOVI PRODOTTI.

LAV: IMPORTANTE TRAGUARDO E GARANZIA PER I CONSUMATORI RESPONSABILI

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 1007/2011 che, all’articolo 12, dispone: “La presenza di parti non tessili di origine animale nei prodotti tessili è indicata con la frase “Contiene parti non tessili di origine animale” sull’etichetta o sul contrassegno di tali prodotti al momento della loro messa a disposizione sul mercato”.

E inoltre: “L’etichettatura o il contrassegno non sono fuorvianti e sono presentati in modo che il consumatore possa facilmente comprenderli”.

Tale dicitura si applica ai prodotti tessili (ovvero qualsiasi tipo di prodotto composto da almeno l’80% in peso di fibre tessili), a prescindere dal quantitativo di pelliccia, pelle o piume contenute negli stessi.