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Salviamo il cane dalla polpetta avvelenata nei boschi!

Ecco un articolo che spiega come riconoscere l’avvelenamento e come agire in quel momento di urgenza.

di Oscar Grazioli

Purtroppo, in questo campo, devo considerarmi un vero e proprio esperto e non ho nessuna voglia di “imbrodarmi” e di millantare credito, però se il famoso network britannico Channel4 mi ha chiamato qualche anno fa, per un’intervista sul tema è evidente che la mia esperienza non è passata inosservata. Ho scritto quel “purtroppo” perché l’argomento in cui sono particolarmente esperto è attinente alla diagnosi e terapia degli avvelenamenti dolosi nel cane (nel gatto sono molto rari). Quello delle “polpette avvelenate” è un primato di cui il nostro paese dovrebbe vergognarsi, ma sono tante ormai le cose per cui la nostra straziata nazione dovrebbe vergognarsi,

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BOCCONI AVVELENATI: come comportarsi in caso d’ingestione.

Una delle principali cause di morte dei cani e dei gatti della nostra penisola, è la presenza di bocconi avvelenati.
Ecco come difendere i nostri amici a 4 zampe!

VELENI: COSA E’ UTILE SAPERE E COSA FARE

I veleni usati per la preparazione di esche e bocconi sono tanti e quasi tutti potenzialmente mortali.
E’ bene ricordare

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BOCCONI AVVELENATI: i veleni più diffusi.

In questo post si elencheranno alcuni dei più diffusi veleni con i quali i cani, in particolar modo, potrebbero venire in contatto.

ORGANOFOSFATI o ESTERI FOSFORICICARBAMATI
Sono generalmente usati in agricoltura o in zootecnia come insetticidi e antiparassitari; sono presenti anche nei collari antipulci.
Stato fisico: cristalli incolori o tendenti al bianco/giallastro; sono tossici per ingestione, ma possono esserlo anche per contatto attraverso la cute.
Antidoto: ATROPINA SOLFATOI
Sintomi dell’intossicazione: possono comparire dopo 30 minuti o più ore, a seconda della quantità del veleno assunto, si verificano: lacrimazione, nausea, vomito, coliche addominali, diarrea, broncospasmo, incontinenza urinaria, tremori e, nei casi più gravi, convulsioni, coma e morte per arresto cardiocircolatorio.
Far vomitare il prima possibile l’animale e rivolgersi subito al veterinario.