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Diciamo basta alle pellicce!

Il weekend del 10 e 11 dicembre ti aspettiamo in piazza per dire: basta alle pellicce

Ai nostri tavoli potrai firmare la petizione per chiedere il divieto di allevamento di animali da pelliccia nel nostro Paese e potrai saperne di più grazie ai nostri materiali e ai volontari che ti accoglieranno.
Concedici la tua firma e un contributo per il nostro impegno! Insieme salveremo migliaia di anima
li uccisi per la loro pelliccia. 

Scopri la piazza più vicina a te.  


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Dalla loro parte Gli animali News Pronto soccorso e urgenze

Anche i cani possono scottarsi! Come affrontare il caldo con Fido & Co.

MILANO – Mare, montagna, campagna. Chi va in vacanza con il proprio cane (e sempre più numerosi sono coloro che lo fanno) deve avere ben chiara la destinazione dove recarsi con l’amico a quattro zampe. Felice di fare tutto ciò che fa il padrone, senza tener conto dei rischi per la salute. Non li conosce, così come spesso non ne è al corrente il padrone.

Pochi sanno che un cane al mare rischia le scottature come gli umani e che ha bisogno di specifiche creme protettive. Come pure può risentire di lunghe passeggiate in montagna se non è allenato. Dei viaggi in macchina durante gli assolati e tormentati esodi per le vacanze forse si sa già di più, ma dei colpi di caldo sulla spiaggia ben pochi ne tengono conto.

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Dalla loro parte

La storia di “Nu”, odiata da tanti, salvata da qualcuno.

Questa è la storia di un animale di nessuno. Trovato sull’asfalto in una notte fredda. Sembrava cadavere ma non lo era. Uno come tanti lungo le strade di campagna.

Per quest’animale, odiato e temuto da tutti, nessuno versa una lacrima. Molti cacciatori gli sparano per divertimento, altri per lavoro (la provincia paga per ogni coda consegnata). Nemico numero uno degli agricoltori perché scava e fa crollare i canali d’irrigazione.

In realtà le nutrie non hanno colpa. Vivevano tranquille in Sud America finché l’uomo ha deciso di importarle in Italia per fare allevamenti in quanto vengono usati per le pellicce. Un giorno gli allevamenti sono stati chiusi e molti animali sono stati liberati su un territorio non loro. Ma le nutrie si sono adattate alla pianura e il loro numero si è incrementato a dismisura. Come con altri animali, l’intervento irresponsabile dell’uomo ha squilibrato i meccanismi delicati e fragili della natura.