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Intervista a Andi Hoxhvgli, cuoco carnivoro.

Definizione di carnivoro (da Wikipedia)
In zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell’uccidere altri animali per nutrirsi dei loro tessuti (predazione) o nutrirsi dei tessuti di animali uccisi da altri predatori (saprofagia), piuttosto che cibarsi di piante. La saprofagia non esclude la predazione, e viceversa.


Premetto che ho fatto questa intervista nel maggio 2011, al mio amico Andi, cuoco di professione, perché ero incuriosita dal sapere cosa può pensare un cuoco carnivoro che mi ha raccontato in modo dettagliato e sconvolgente l’uccisione di un coniglio e dopo  ha prestato a una vegan come me, un libro cult per i vegetariani, che io non conoscevo: “Carne”, di Ruth Ozeki.  Giorni prima su un blog avevo  letto  un’intervista di Spieces a un carnivoro cosciente, e ho voluto anch’io proporre quelle stesse domande (tratte da qui) al mio amico, con la certezza che un giorno lui smetterà di essere un cuoco carnivoro.

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SSNV – Le proteine animali fanno ingrassare.

Secondo un nuovo studio scientifico, le proteine animali fanno ingrassare, al contrario di quelle vegetali.

Sulla rivista scientifica internazionale Journal of the American Dietetic Association è appena stato pubblicato (agosto 2011) un articolo che indaga la relazione tra l’assunzione di proteine vegetali e animali e l’obesità (“Longitudinal Association between Animal and Vegetable Protein Intake and Obesity among Men in the United States: The Chicago Western Electric Study.”).

Lo studio è stato effettuato perché, come affermano i ricercatori, “i dati finora disponibili sulla correlazione tra peso corporeo e assunzione di proteine non sono consistenti, e ben poco si sa della relazione nel lungo termine tra obesità e assunzione di proteine”. La ricerca pubblicata si focalizza dunque proprio su questo: assunzione di proteine e obesità, facendo però la distinzione tra proteine animali e vegetali e comparandone l’effetto.

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[Discussione] Il 33% degli italiani favorevole ad abbattere i cani randagi. E tu?

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Quanto meno clamoroso uno dei risultati che emergono dal sondaggio realizzato dal centro studi di AIDAA su un campione di 1064 italiani in relazione ai metodi di controllo del randagismo canino. Il 33% si dice favorevole ad abbattere o uccidere con l’eutanasia i cani randagi presenti nei canili, di questi il 13,8% precisa comunque di essere favorevole alla morte dei cani per eutanasia solo in caso di assoluta necessità. Il 63,8% degli italiani invece sono assolutamente contrari a qualsiasi forma di abbattimento dei cani come sistema del controllo del randagismo. Il sondaggio che si è svolto nel mese di luglio su un campione adulto di 1064 italiani scelti a caso secondo il sistema delle interviste telefoniche si è suddiviso in tre distinte domande.

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Una campagna per la tutela degli animali.

Grosseto: Una campagna informativa per divulgare tra i cittadini grossetani la normativa regionale che detta regole ben precise in materia di tutela degli animali.
Un’iniziativa alla quale sta lavorando il Comune di Grosseto per scongiurare episodi incresciosi che purtroppo si registrano ai danni degli amici a 4 zampe.
“Prima ancora di reprimere, vogliamo mettere in atto azioni di sensibilizzazione e di informazione circa il comportamento da tenere per la custodia degli animali – dice l’assessore all’Ambiente Giancarlo Tei -; a questo proposito abbiamo già preso contatti con l’Asl di Grosseto per capire la giusta modalità e il messaggio da diffondere, in accordo con la Provincia, per la salvaguardia degli animali. E non sfuggirà la questione legata alla tenuta dei cani da caccia, soprattutto di quelli destinati alle battute al cinghiale che, per numero, hanno necessità di essere ricoverati in ambienti adeguati”.
Il punto di partenza della campagna informativa è l’articolo 5 della Legge regionale n. 59 del 20 ottobre 2009 che sottolinea come il responsabile di un animale abbia l’obbligo di garantire la salute e il benessere dello stesso, di provvedere alla sua sistemazione e di dedicare cure e attenzioni adeguate secondo le necessità.
“All’inizio di questo mese è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Toscana il regolamento attuativo in cui si individuano più esattamente i criteri e modalità di ricovero degli animali – conlude Tei – e alla luce dei fatti riportati nei giorni scorsi sulla stampa locale è nostra intenzione fare chiarezza su tutti questi aspetti e mettere i cittadini nelle condizioni di conoscere nei dettagli la normativa in modo da scongiurare altri episodi del genere”.

Fonte: maremmanews.tv

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A Lucca il canile a misura di cane!

Al canile municipale di Pontetto arriva l’area recintata che permetterà ai cani di potersi muovere il libertà. Il termine tecnico è sgambatoio: in pratica è un’area recintata dove gli animali possono essere lasciati liberi per qualche ora al giorno a sgranchirsi le gambe e giocare, quando possibile, con qualche loro compagno. L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di migliorare la qualità della vita degli animali ospiti nella struttura che già soffrono per essere stati abbandonati dalle loro famiglie. È stato quindi realizzato il nuovo canile municipale aumentando lo spazio a disposizione degli animali, contemplando cuccia, spazio ombreggiato e scoperto per ognuno. Lo spazio “sgambamento” comprende 300 metri quadri complessivi ed è suddiviso in due aree di circa 126 mq ciascuna, una adibita alla sgambatura dei cani presenti nel canile rifugio, l’altra adibita alla sgambatura dei cani presenti nella vecchia struttura adibita a canile sanitario. Data la necessità di destinare tale area anche ad animali di notevole peso, l’opera è stata realizzata con pannelli in rete elettrosaldata e montanti in acciaio in modo da garantire la totale sicurezza. Gli accessi sono regolati da cancelli che consentono la sgambatura anche ai cani eventualmente più aggressivi, senza farli venire in contatto con gli operatori che possono far passare gli animali da passaggi predisposti.

Fonte: cani.com

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