Superati i postumi del Natale, si avvicina il momento di festeggiare l’arrivo di un nuovo anno, che è, come sempre, motivo di riflessione su cosa cambiare rispetto a quello appena trascorso, facendo delle promesse a sé stessi per migliorare un aspetto della propria vita. Per la maggior parte delle persone, i buoni propositi e gli obiettivi del nuovo anno sono lo stare in salute, il perdere peso, il mangiare meglio, l’eliminazione definitiva delle cattive abitudini, o, magari, l’iniziare a fare di più per rendere il mondo un posto migliore. Bene, è possibile raggiungere tutti questi obiettivi insieme scegliendo di passare a una dieta vegana. È quello che sostiene la Peta, che fornisce un elenco delle 10 buone ragioni per cominciare a eliminare dalla propria dieta i prodotti di origine animale, per “pesare” di meno sugli altri essere viventi, sull’ambiente e sul mondo. E per rendere il 2012 un anno più “verde”, all’insegna del vivere sostenibile.
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Definizione di carnivoro (da Wikipedia)
In zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell’uccidere altri animali per nutrirsi dei loro tessuti (predazione) o nutrirsi dei tessuti di animali uccisi da altri predatori (saprofagia), piuttosto che cibarsi di piante. La saprofagia non esclude la predazione, e viceversa.
Premetto che ho fatto questa intervista nel maggio 2011, al mio amico Andi, cuoco di professione, perché ero incuriosita dal sapere cosa può pensare un cuoco carnivoro che mi ha raccontato in modo dettagliato e sconvolgente l’uccisione di un coniglio e dopo ha prestato a una vegan come me, un libro cult per i vegetariani, che io non conoscevo: “Carne”, di Ruth Ozeki. Giorni prima su un blog avevo letto un’intervista di Spieces a un carnivoro cosciente, e ho voluto anch’io proporre quelle stesse domande (tratte da qui) al mio amico, con la certezza che un giorno lui smetterà di essere un cuoco carnivoro.
Secondo un nuovo studio scientifico, le proteine animali fanno ingrassare, al contrario di quelle vegetali.
Sulla rivista scientifica internazionale Journal of the American Dietetic Association è appena stato pubblicato (agosto 2011) un articolo che indaga la relazione tra l’assunzione di proteine vegetali e animali e l’obesità (“Longitudinal Association between Animal and Vegetable Protein Intake and Obesity among Men in the United States: The Chicago Western Electric Study.”).
Lo studio è stato effettuato perché, come affermano i ricercatori, “i dati finora disponibili sulla correlazione tra peso corporeo e assunzione di proteine non sono consistenti, e ben poco si sa della relazione nel lungo termine tra obesità e assunzione di proteine”. La ricerca pubblicata si focalizza dunque proprio su questo: assunzione di proteine e obesità, facendo però la distinzione tra proteine animali e vegetali e comparandone l’effetto.