È arrivato dicembre, ultimo mese dell’anno. Mese di festeggiamenti e di bilanci. Forse sono un po’ in anticipo, ma per chiudere questo 2012 vorrei scrivere questo articolo di ringraziamento, rivolto a tutte le mie collaboratrici, ma non solo.
Votaci al Blogfest 2012 – Macchianera Blog Award!
Lo scorso anno Amami! è stato proposto come blog suggerito da AlterVista per i voti del Macchianera Blog Awards. A tal proposito AlterVista ci aveva intervistato: leggi l’intervista qui!
Per il Macchianera 2011 Amami! aveva ottenuto la nomination come Miglior sito o blog a sfondo sociale, con 1063 voti.
Anche quest’anno è possibile votare il nostro blog (anche se arriviamo un po’ tardi con l’articolo: si può votare fino alla fine del mese…). Purtroppo non esiste una vera e propria categoria dedicata a chi si occupa di animali, ma è sempre possibile votarlo come miglior sito a sfondo Sociale.
Qui sotto trovi la scheda attraverso cui puoi votarci!
Ciao Silvia,
volevamo farti qualche domanda da pubblicare sul blog di Altervista.
- Quando è nato Amami! ?
- La tua fan page su Facebook è molto seguita (circa 27.000 like), com’è il dialogo con chi ti scrive ?
- Di cosa ti occupi più volentieri?
- Il tuo blog è candidato come Miglior blog a sfondo sociale per l’edizione 2011 del Blog Awards, in che modo ti occupi di temi sociali?
Grazie e a presto—
Diego Viarengo
Staff Editoriale – AlterVista
Ciao Diego,
Potranno apparire favole le cronache del bosco delle ghiande, è vero lo sono.
Ma sono altresì storie vere, mai edulcorate nel loro contenuto, reali come il sole che scalda i campi di papaveri e il trillo della sveglia che ci chiama per andare a lavoro.
Racconti di amore, puro e sconfinato tra umano e animale.
Ho incontrato tantissime persone, con loro ho parlato, riso e a volte mi sono commossa nell’ascoltare le loro esperienze.
Mondi fatti di mille fili colorati, profumi speziati che riempiono il cuore.
Pepito arrivò a casa di nonno Luigi cinque anni orsono.
L’anziano signore aveva bisogno di compagnia, rimasto vedovo da dieci anni e con l’unica figlia sposata e residente a molti km di distanza, non se la passava molto bene.
L’uomo, benché vispo e dalle buone maniere aveva, sfortunatamente, anche qualche acciacco alle gambe che gli impediva di tenere ancora con sé un cane come in passato aveva sempre posseduto: inseparabile dal suo bracchetto Elmo, come dal labrador Teo.
Portalettere per tutta la sua vita lavorativa, Luigi trovava tedio in quelle lunghe giornate da pensionato che sia assolate di lavanda e colori estivi, sia uggiose di noia invernale, lo intristivano come non mai.
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