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Coppia vegetariana? Spiacenti, per voi niente adozione.

È successo in Grecia: ad una coppia di coniugi è stata negata l’adozione a causa della loro dieta, priva di carne.

Erano disposti ad accudire e proteggere un figlio adottivo con tutta l’attenzione e l’amore che si deve. Ma la voglia di essere padre e madre affettuosi e premurosi non è bastata. La richiesta di una coppia greca dell’isola di Creta di diventare genitori legittimi di un bambino rimasto orfano è stata respinta con una motivazione spiazzante: “Siete vegetariani”.

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Ritorna a casa dopo 2 anni dal terremoto (L’Aquila)

L’AQUILA – Dopo due anni è riuscita a trovare il suo padrone. Si potrebbe dire che non ha perso la fede. La gatta Nerina, che si è smarrita durante il terremoto che devastò L’Aquila due anni fa, è riuscita a ritrovare il suo padrone, don Giovanni Gatto, nella sua nuova casa. Il parroco ha raccontato la sua storia alla Tribuna di Treviso. Nella notte in cui è scappato di corsa dalla sua casa per il terremoto, con lui c’erano la sua cagnetta, che abbaiando l’aveva salvato e guidato tra le macerie della canonica crollata e due gatte: una certosina che si è salvata e ora è a Caonada da sua madre, e Nerina, di cui non aveva più notizie. Si pensava fosse morta sotto le macerie. Dopo due anni invece la gatta si è fatta viva proprio dove adesso abita don Giovanni, in una delle casette della Protezione Civile, a due chilometri di distanza dalla canonica crollata e dove aveva visto per l’ultima volta la sua gatta. “È anche questo un segno – racconta don Giovanni Gatto – era scomparsa sotto le macerie, pensavo fosse morta, invece l’ho vista rispuntare giusto a due anni dal terremoto.

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I passaggi necessari per l’adozione di un animale.

Oggi vorrei fare una riflessione sul mondo delle adozioni e sulle sue regole.

Più volte ho sottolineato come, per chi ama e rispetta gli animali, l’adozione libera sia una scelta d’amore. Una vita non ha prezzo e, dal punto di vista etico, credo sia profondamente ingiusto mettere in vendita la vita di giovani cuccioli. La faccenda si complica nettamente (e comporta una condanna ancora maggiore) quando si tratta di cuccioli provenienti da zone dubbie dell’Est Europa o da allevamenti con movimenti poco “trasparenti”.

Quindi, arriviamo alla decisione di adottare un cane (o gatto, o altro!) adulto da un canile o da una associazione. Cosa succede a questo punto?