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Stop agli animali selvatici nei circhi inglesi.

LONDRA – Le immagini di due inservienti che picchiavano un elefante in un piccolo circo in tournée per la provincia inglese avevano fatto il giro del mondo. Adesso gira per il mondo una notizia che di quelle immagini è conseguenza: Londra ha messo al bando gli animali nei circhi equestri.

Dall’anno prossimo, quando il provvedimento votato dal parlamento di Westminster diventerà legge, leoni, tigri e ogni altro animale “selvatico” non potranno più lavorare nei circhi registrati o di passaggio sul territorio nazionale. È una decisione che arriva dopo anni di pressioni in questo senso da parte dei gruppi animalisti, che infatti la accolgono come una “storica vittoria”, facendo del Regno Unito uno dei primi paesi in Europa ed altrove ad avere approvato un divieto del genere.

Per effetto delle proteste che accompagnavano il loro utilizzo, e anche per la crisi più generale del circo come spettacolo, il numero degli animali sotto i tendoni britannici era già fortemente diminuito negli ultimi tempi. Ma i quaranta che ancora vi lavorano stanno per uscire dunque per sempre dall’arena: non appena la legge entrerà in vigore, e forse anche prima, questo ultimo caravanserraglio di “bestie feroci”, come qualche domatore si ostinava a chiamarle anche se di feroce non avevano più molto, sarà trasferito in massa negli zoo e nei parchi safari dell’Inghilterra, dove si spera che faranno una vita migliore.

Il bando riguarda gli animali “selvatici”, ossia consente comunque ai circhi di utilizzare cavalli, somarelli, cani. Ma libera definitivamente i cosiddetti “animali in gabbia”, i felini, gli orsi e tutte le altre specie considerate pericolose. “Questo voto del parlamento dimostra quanto il governo britannico avesse perso contatto con l’opinione dominante della società”, commenta un portavoce di Animal Defenders International, il gruppo che aveva girato clandestinamente le riprese in cui si vedeva un addetto alle pulizie rumeno del Bobby Roberts Circus prendere a calci e colpire con un bastone l’elefantessa Anne  –  un caso finito su tutti i giornali, suscitando indignazione perfino tra i due anziani proprietari del circo in questione, che dissero di considerare l’elefantessa “un membro della nostra famiglia”. Anne fu subito trasferita, a furor di popolo, in uno zoo-safari.

Downing Street ha tentato in tutti i modi di impedire il bando, prima proponendo un’altra legge, in base alla quale un circo doveva richiedere un’apposita licenza per utilizzare animali selvatici; quindi sostenendo che il divieto avrebbe violato le norme europee e sarebbe stato illegale (cosa risultata falsa); infine con promesse e minacce, alternativamente, ai deputati. Non è servito.

La mozione è stata approvata con largo consenso proveniente da tutti i partiti, della maggioranza come dell’opposizione. I giornali si domandano quale interesse personale abbia spinto il primo ministro David Cameron a manovrare così ostinatamente contro il bando. Forse è segretamente proprietario di un circo? A parte quello della politica, s’intende, in cui da un anno recita il ruolo di domatore-capo.

Fonte: repubblica.it

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