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Jurka è finalmente in Germania!

Jurka è la mamma orsa che viveva libera nel Trentino e che fu catturata nel giugno 2007. Venne rinchiusa prima nel piccolissimo recinto di S.Romedio, e poi in quello di Casteller, vicino a Trento, perchè si sarebbe avvicinata troppo ai centri abitati, in cerca di cibo per i suoi piccoli. In realtà, questo “comportamento problematico” le fu insegnato, prima in Slovenia e poi in Italia, da albergatori senza scrupoli che volevano fare di lei un’attrazione per i turisti.
Mercoledì 25 agosto 2010 Jurka ha lasciato il Trentino e ora continuerà la sua vita presso il “Parco alternativo della Foresta Nera per orsi e lupi” sito in Germania presso Bad Rippoldsau – Schapbach.Non è la “libertà” che avevamo chiesto e sognato per lei, ma di sicuro è un luogo più ampio e più adatto alla sua specie rispetto al recinto del Casteller dove è stata rinchiusa fino adesso.
In questo nuovo parco di 7 ettari Jurka potrà vivere una vita più dignotosa, potrà avere contatti con altri esseri viventi della sua specie e in futuro anche lupi…
Jurka è diventata e rimarrà un simbolo: in questo parco Jurka sarà la messaggera della sua specie e le persone che andranno a visitarla verranno a conoscenza degli errori  commessi dagli uomini verso  gli animali.
Speriamo solo che il suo sacrificio serva da monito, affinchè in un futuro non troppo lontano, la convivenza fra l’uomo e gli animali anzichè basarsi sulla sopraffazione e sulla violenza sia sempre più fondata sul rispetto e sulla convivenza pacifica.

Il “Movimento vegetariano No alla Caccia” ha svolto il ruolo di  mediatore tra la Fondazione tedesca e la PAT – Servizio Foreste e Fauna. Tutti i soggetti coinvolti hanno collaborato nel migliore dei modi affinchè questo spostamento potesse realizzarsi  per poter dare ad Jurka un futuro più dignitoso.Jurka è sempre stata tranquilla, dal momento della narcotizzazione, al trasporto, fino alla  liberazione nella nuova struttura, dando quasi la sensazione di “sapere” dove la stessero portando, quasi che sentisse che il periodo più duro per lei fosse finito.  Del resto, quest’orsa, considerata ad un certo punto talmente  problematica da doverla rinchiudere, è sempre stata più che pacifica. Non ha mai aggredito o tentato di aggredire qualcuno dei suoi custodi.
Il suo unico sbaglio è stato quello di essersi fidata  troppo dell’uomo il quale non ha saputo gestire adeguatamente questa fiducia.

Ringraziamo ogni singola persona che ha sostenuto questa campagna, in tantissimi avete gridato JURKA LIBERA insieme a noi, e firmato più volte le petizioni dove chiedevamo la sua libertà.
È stata essenziale ogni singola firma, ogni singola e-mail inviata ai politici e giornali trentini.
Insieme siamo riusciti a tenerla viva e ad evitarle lunghi anni di assoluta noia.
Un grazie di cuore per Movimento vegetariano No alla Caccia il Vicepresidente Anna Maria Pilati.

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