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[Comunicato LAV] Se il Canada continua la caccia alle foche, l’UE blocca i commerci.

Comunicato stampa LAV 9 giugno 2011

FOCHE: PARLAMENTO UE MINACCIA BLOCCO DEI RAPPORTI COMMERCIALI CON IL CANADA SE NON RITIRERÀ IL RICORSO CONTRO IL BANDO EUROPEO ALLA CACCIA ALLE FOCHE PRESENTATO PRESSO IL WTO.

RISOLUZIONE STORICA VOTATA A LARGA MAGGIORANZA, PLAUSO LAV AL PARLAMENTO UE

La LAV plaude il Parlamento Europeo per avere approvato a larga maggioranza, nella seduta di ieri, la Risoluzione n.344 che prevede non venga ratificato l’Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA) tra Unione Europea e Canada se, tra le altre richieste avanzate dal Parlamento UE, il Canada non ritirerà anche il ricorso presentato lo scorso mese di febbraio presso il WTO contro il bando europeo al commercio di prodotti di foca.

Il CETA è l’accordo commerciale più completo mai negoziato, comprendente capitoli sul commercio ma anche sugli investimenti e sui diritti di proprietà intellettuale, e, se ratificato, porterà nelle casse del governo canadese oltre 8 miliardi di euro entro il 2014, soprattutto considerando il fatto che l’Unione Europea è il secondo maggiore partner commerciale del Canada e che il Canada è attualmente, in ordine di importanza, l’undicesimo partner commerciale dell’Unione.

Tuttavia il Parlamento ha sollevato alcune preoccupazioni tra cui il conflitto relativo al divieto di importare e commercializzare nell’Unione Europea prodotti di foca e per il quale, al fine di non ostacolare i negoziati CETA, pretende una soluzione amichevole. Il Parlamento ha così invitato la Commissione Europea a mantenere una posizione salda in favore delle disposizioni dell’attuale Regolamento CE 1007/2009 ed ha sollecitato il Canada a ritirare il ricorso presentato al WTO prima che il Parlamento voti la ratifica dell’accordo CETA.

Il Parlamento europeo, grazie ai maggiori poteri conferiti con il Trattato di Lisbona, ha infatti il potere di rifiutare qualsiasi accordo di libero scambio negoziato tra le due parti.

“Il governo canadese che sino ad oggi ha difeso ostinatamente una pratica aberrante come è la caccia delle foche dovrà ora prendere l’unica decisione possibile: ritirare il ricorso contro il bando europeo – dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Campagne Pellicce – L’Unione Europea, con le sue Istituzioni che rappresentano la volontà di 500 milioni di cittadini, si è espressa ancora una volta in favore della necessità di mettere al bando la caccia alle foche. E’ inaccettabile che il Canada possa anche solamente pensare di ottenere favori economici e commerciali da una parte, mentre dall’altra contesta i valori morali del popolo europeo che stanno alla base di questo bando”.

09.06.2011

Ufficio stampa LAV 06.4461325 – 329.0398535

www.lav.it

L’impegno della LAV nel contrasto alla caccia alle foche, tra azioni nazionali e comunitarie:

Passi avanti in Italia
Il 2006 è stato l’anno dell’approvazione del Decreto del Ministero delle Attività Produttive e del Tesoro che ha bandito l’importazione delle pelli e derivati di foca nel nostro Paese. La LAV chiede di trasformare questo decreto in legge, affinché il nostro paese non sia mai più complice di questa barbarie.

Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione in cui, tra le altre cose, si impegna il Governo a vietare l’importazione e la commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche.

Il 21 dicembre 2007 la Commissione Territorio e ambiente del Senato ha approvato in sede deliberante ed all’unanimità il disegno di legge proposto dalla LAV e firmato da maggioranza ed opposizione. La fine della legislatura non ha consentito l’approvazione definitiva del testo alla Camera. Il testo è stato ripresentato con la nuova legislatura e il nostro lavoro sarà ottenere una nuova e definitiva approvazione di questa legge di civiltà per gli animali.

Il 17 giugno 2008, il testo approvato nel dicembre scorso viene ripresentato nella nuova Legislatura come Disegno di Legge, n.740, Saia e altri, e assegnato alla Commissione Ambiente. E’ in attesa di essere messo all’Ordine del Giorno.

La manifestazione di Bruxelles
Il 1° luglio 2008, la LAV partecipa, insieme alla maggiori associazioni animaliste a livello mondiale, alla grande manifestazione davanti alla Sede della Commissione Europea per sostenere e sollecitare la Commissione a predisporre l’annunciata proposta di bando definitivo al commercio di pelli e altri prodotti derivati di foca.

Si procede speditamente
Approvazione all’unanimità, nel dicembre 2008, del disegno di legge proposto dalla LAV, in Commissione Territorio e ambiente del Senato. Ricalendarizzazione, a febbraio, del DDL 740, per trasformare in legge, rafforzare e sanzionare il Decreto ministeriale.

Una vittoria memorabile: 5 maggio 2009
Il Parlamento europeo approva con 550 voti a favore, 49 contrari e 41 astenuti, l’adozione di un bando a tutti gli scambi commerciali di prodotti derivati da foche, all’interno del territorio dell’Unione Europea, ad eccezione di quelli frutto della caccia tradizionale degli Inuit, o svolta ai fini della gestione sostenibile delle risorse marine. 

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