Categories
News

Cane si perde in montagna, ritrovato grazie a software online.

VENEZIA – Si era perso a Ferragosto sulle Dolomiti, è stato ritrovato a tempo di record grazie ad un software messo a punto dal Sivelp, il sindacato italiano dei veterinari liberi professionisti. Protagonista della storia a lieto fine è il cane Poldo, che i proprietari hanno visto allontanarsi – forse attirato da qualche odore selvatico – ad Alleghe (Belluno). Poldo è stato ritrovato da un ristoratore a Malga Ciapela, a quasi 15 km di distanza. Per lui è quindi scattata una gara di solidarietà tra albergatori intenzionati a dargli accoglienza: la prima notte Poldo è stato ospite dell’Hotel Venezia di Saviner (Belluno) il cui titolare, per cercare di rintracciare il suo proprietario, ha chiamato il proprio veterinario.

Giunto sul posto, il professionista ha avviato il riconoscimento dell’animale attraverso il microchip, utilizzando dallo stesso hotel il nuovo programma on-line del Sivelp. Il programma, denominato Vetev, è studiato per gestire un ambulatorio, ma anche per mettere in rete i dati aggiornati sui propri pazienti. Così, subito rintracciati, i proprietari nel giro di un quarto d’ora hanno potuto riabbracciare il proprio cucciolone. «Il programma – spiega Angelo Troi, segretario nazionale del Sindacato – costituisce una sorta di portale unico del medico veterinario, con cui la Banca dati regionale della Regione Veneto ha stabilito una collaborazione proprio per l’anagrafe, è disponibile on-line gratuitamente per i veterinari in tutta Italia». Con Vetev il veterinario può anche accertare se chi porta a visitare un animale è l’effettivo proprietario, sventando così un eventuale rapimento. (Ansa)
18 agosto 2011

Fonte: corriere.it


Perchè è nato il software VETEV? 

Il programma gestionale per gli ambulatori del SIVELP è nato attorno all`idea di un servizio gratuito e scevro da interessi commerciali, a disposizione di tutti i veterinari. Il programma è stato sviluppato on-line per salvare i dati del medico veterinario indipendentemente dal computer; per permettere l`accesso ai propri dati criptati da più postazioni; per poterlo consultare anche dal telefonino o a domicilio. La progressiva adesione di Colleghi di tutta Italia ha disegnato una mappa delle necessità diversissime di ogni regione, provincia, azienda sanitaria. Ha chiarito l`utilità di un portale del veterinario da cui possono nascere infinite applicazioni: diete, news, anagrafe avanzata degli animali… Vetev si sta rivelando uno strumento prezioso per avere dati aggiornati da chi è in contatto più spesso con i pazienti. Ha rivelato i limiti di un sistema anagrafico in cui un animale viene inserito al momento dell`applicazione del chip e poi non subisce quasi mai ulteriori aggiornamenti. Intestatari, indirizzi, numeri di telefono, e-mail,ecc. sono dati che il proprietario di un animale comunica automaticamente al proprio veterinario e variano nel corso degli anni. Possono diventare una risorsa preziosa e a costo zero per l`aggiornamento delle Istituzioni preposte, cioè le banche dati regionali. Fino ad oggi solamente la Regione Veneto ha visto questa opportunità e stiamo lavorando per l`allineamento di tutti i dati utili. Questa è la formula più progredita tra i sistemi anagrafici nazionali, perchè permette al libero professionista di inserire il suo paziente microchippato e di gestirne cartella clinica, fatturazione, immagini identificative o diagnostiche, in un`unica sede virtuale. Trasmettendo al sistema sanitario quanto stabilisce la normativa in vigore, ma anche -in prospettiva- informazioni di sanità pubblica, come la presenza di malattie infettive trasmissibili all`uomo, praticamente in tempo reale.
Vetev è un opportunità per tracciare veramente gli animali con il microchip, rivelando se si presentano al veterinario che li cura intestati a persone diverse, anche nell`ottica di sconfiggere il randagismo e liberare risorse umane da destinare ai controlli sul territorio. Tutto questo, il programma può farlo con il semplice utilizzo da parte di liberi professionisti. Non avere la collaborazione delle Istituzioni, come invece sta sperimentando il Veneto, potrebbe far perdere una grande opportunità di informatizzazione della veterinaria, ma anche far considerare alla politica troppo oneroso un sistema anagrafico teoricamente in essere da due decenni e che ancora non assolve compiutamente al semplice scopo di collegare gli animali al legittimo proprietario.

Fonte: sivelp.it 

Vuoi dare il tuo contributo? Sono gli ultimi giorni per votare il blog!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.