La solitudine è spesso parte integrante della vita degli anziani, spesso si trovano ad affrontare diversi lutti e vedono restringersi il loro universo; ciò può portare ad una ansia profonda che a volte sfocia nella depressione. Molti di loro non essendo più produttivi sul piano sociale provano un senso di inutilità che li porta a chiudersi in sè stessi. Chi vive con un gatto o un cane vede vede notevolmente migliorata la propria qualità della vita: prendersi cura di un animale richiede un impegno sia fisico che psicologico. Il contatto quotidiano con un amico peloso attenua il sentimento di solitudine e rafforza l’autostima. Le passeggiate con il cane stimolano la persona anziana a rimanere attiva e questo rafforza il sistema cardiovascolare, riduce la pressione arteriosa e abbassa il tasso di colesterolo! Uno studio presentato ad un congresso internazionale a Montreal, realizzato grazie alla collaborazione di persone anziane alle quali si è chiesto di passeggiare da sole e poi in compagnia del proprio cane, ha dato questo risultato: praticamente nessuno presta attenzione ad una persona sola, invece quando si è accompagnati dal propriao cane circa il 25 % dei passanti le rivolge uno sguardo colmo di interesse ed il 5% avvia una conversazione. Quindi sarebbe auspicabile che le persone anziane potessero adottare un animale: è un bel modo di rimanere in salute e conservare quell’affettività e quel senso di utilità che spesso si perde dopo la partenza dei figli.
Fonte: C. BOUCHARD – C. DELBOURG, Les effets benefiques des animaux sur notre santè, PARIGI ALBIN MICHEL, 1995
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