Abbiamo il piacere e l’onore di ospitare tra le nostre pagine per una breve intervista la dott. Luciana Baroni, socio fondatore e presidente in carica della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Un grazie di cuore per la sua disponibilità!
1) Perchè consiglia la scelta vegetariana?
Motivazioni importanti a supporto della dieta vegetariana sono quelle etiche ed ecologiste, che permettono a noi umani di vivere non solo in migliore sintonia con il resto del mondo, ma soprattutto di ottimizzare le risorse necessarie per la sopravvivenza del pianeta. Da un punto di vista egoistico, invece, la scelta vegetariana permette di migliorare il proprio stato di salute e di ridurre il rischio di ammalarsi delle più diffuse malattie croniche. Preciso che con il termine vegetariano si intende una dieta a base vegetale che può includere (nella variante latto-ovo) o meno (nella variante vegana) i cibi animali indiretti (quindi latte, uova, miele e loro derivati).
2) Esistono pericoli per la salute di chi intraprende questo cammino?
I pericoli per la salute, da molte parti ancora sbandierati come rischio per chi sceglie di adottare questo stile di vita, in realtà sono ormai un mito. La salute dei vegetariani è, nella peggiore delle ipotesi, altrettanto buona di chi segue una dieta onnivora “responsabile” (che include cioè piccole quantità di cibi animali), e sicuramente migliore di quella di un onnivoro medio: i vegetariani sono più magri, hanno un rischio ridotto del 25% di malattie cardiovascolari, e una minor probabilità di diventare diabetici e ipertesi.
3) L’uomo è onnivoro o la sua natura è cambiata nel corso dei secoli?
No, l’uomo nasce come frugivoro e per motivi di sopravvivenza ha dovuto introdurre in alcune epoche peistoriche la carne nella sua dieta. Conserva tuttavia ancora gli adattamneti di un essere principalmente adatto al consumo di cibi vegetali: intestino più lungo di un carnivoro, assenza di canini e artigli, denti e forma dell’arcata dentaria adatti all’assunzione e masticazione di chicchi, frutta e foglie. Anche la necessità di ricavare la vitamina C dai cibi, a differenza dei carnivori che sono in grado di sintetizzarla autonomamente, supporta la concezione che l’uomo ha sempre consumato cibi ricchi di questa vitamina, cioè i cibi vegetali.
4) L’unico elemento nutritivo che non possiamo trovare nel mondo vegetale è la vitamina b12 che può essere assunta solo dai cibi animali ed il nostro corpo ne ha estremo bisogno: come far coincidere questo dato di fatto con la scelta vegetariana, soprattutto nella sua variante vegana?
Perché questa vitamina è sintetizzata dai batteri, anche quella che troviamo nella carne dell’animale e nei suoi prodotti. Le norme igieniche allontanano dai cibi vegetali la vitamina, ma non è possibile fare diversamente, nel mondo moderno. Una volta non era così.
5) Donne incinte, bambini e anziani: tutti possono trovare giovamento dal non mangiare carne?
La carne non è necessaria per nessuno, e la presenza di carne nella dieta non rende automaticamente questa dieta né adeguata né salutare. Vi sono poi dati che supportano effetti dannosi della carne, quali aumento di rischio di alcuni tipi di tumore, diabete, demenza, sovrappeso-obesità.
6) Nutrirsi di carne, latte e formaggi è un’abitudine ormai entrata a far parte della nostra quotidianità: come riuscire a cambiare mentalità?
Bisogna fare il collegamento: molte persone che mangiano i cibi animali amano i loro animali domestici, e magari sono anche animalisti. Devono capire che non ci sono animali di serie A, che vanno coccolati, e di serie B, che devono patire le pene dell’inferno, fisiche e psicologiche, prima di essere uccisi per diventare il nostro cibo. Devono capire che chi mangia carne ruba risorse alimentari alle popolazioni che muoiono di fame e contribuisce all’inquinamento e all’effetto serra. Ma soprattutto devono capire che possono vivere, e vivere meglio, basando la propria alimentazione su cibi vegetali naturali.
7) E se tutti fossimo vegetariani come si trasformerebbe il mondo?
Se mai questa utopia dovesser realizzarsi, avremmo un mondo più verde, senza le sciagure legate alle inondazioni, allo scioglimento dei ghiacciai, alla desertificazione e all’inquinamento. Avremmo un mondo in cui ci sarebbe da mangiare per tutti gli umani, e in cui gli animali potrebbero vivere nel loro ambiente naturale, in numero che naturalmente si autolomiterebbe in accordo con le risorse per loro disponibili. E forse ci sarebbe meno violenza e cattiveria.
Fonte: eticamente.net
11 replies on “Intervista alla dott.ssa Luciana Baroni, esperta in Alimentazione Vegetariana”
Per me che sono vegano la sintesi fatta dalla dott.ssa Baroni riflette il mio pensiero .Purtroppo far capire agli altri questi fondamentali è compito arduo data la non sensibilità agli aspetti ben evidenti.Anche il solo discutere con i miei figli porta alla solita affermazione” l’uomo è da sempre onnivoro”e non frugivoro.Secondo me è una risposta pre-confezionata utile a dribblare il discorso che verte poi sulla violenza per l’inevitabile uccisione degli animali/alimento.In altre parole è un alibi.Altra questione che si mette in opposizione al vegetarianesimo è l’affermazione:”ma anche le piante hanno una coscienza”.
Il problema risiede nella cultura.Siamo stati educati a mangiare carne dalla nascita e crediamo sia giusto,ed io aggiungo:se fossimo nati in cina sarebbe stato normale mangiare felini,ratti e canidi.
Cordiali saluti
🙂
Artcolo bello e chiaro!
Riguardo la presenza della b12 nei vegetali il Dott. Colin Campbell (il ricercatore del China Study, per capirci) sembra di tutt’altro avviso.
Qui c’è un suo articolo al riguardo.
Ci sono un paio di cose che non mi convincono in quest’intervista.Intanto la domanda sulla vitamina B12 è stata completamente dribblata e poi non riesco a capire come mangiare solo vegetali possa essere un vantaggio globale per il pianeta.Poi…il fatto che gli umani siano nati come frugivori non significa che al mondo non esistano o non abbiano diritto di esistere anche animali carnivori o onnivori…non capisco perché gli esseri umani dovrebbero auto-imporsi di mangiare solo vegetali mentre altri animali”non senzienti”non si pongono minimamente il problema e nessuno si sogna di fargliene una colpa!Ultima cosa…io so che il ferro contenuto nei vegetali è MOLTO inferiore rispetto a quello contenuto nella carne e addirittura recentemente mi è stato detto che quello contenuto negli spinaci non sarebbe assimilabile dall’organismo umano.Ora…se io sono anemico come posso pensare di rinunciare completamente alla carne e definire il mio stile di vita”più sano”?!?!Qualcuno me lo potrebbe spiegare,per favore?
@Nicamon: potresti consultare il sito dell’associazione di cui la Baroni è presidente. All’inizio dell’articolo c’è il link. Se cerchi bene trovi articoli sul ferro come questo
oppure articoli sulla questione ecologica come questo o ancora articoli in cui si spiega la base “frugivora” dell’uomo come questo.
In questo link trovi un bel documentario esplicativo sul rapporto tra veganismo e salute e in questo un documentario sulla questione ecologica.
Buona lettura ^__^
è vero che il ferro dei vegetali è meno assorbibile di quello della carne, ma una persona che non mangia carne mangia in generale nlla giornata più vegetali (per esempio, anzichè 100gr di carne, 200gr di spinaci cotti+ 150 gr. insalata, ecc.) e assume quindi una quantità di ferro globalmente adeguata. Sono vegetariana da 8 anni e dono sangue da 20: mentre prima a volte non potevo donare a causa del basso valore di emoglobina, ora tutte le volte che vado a donare (2volte l’anno) ho l’emoglobina perfetta!
Complimenti vivissimi.
Mi ritrovo pienamente con le tesi della Dott.Baroni, come ritengo che per muoversi critiche si debano utilizzare strumenti scientifici e non emprici.
Lo psicologo Nobel in Economia sostiene giustamente che senza misurazioni si fa emprìa , solo con misurazioni si fa scienza
cio che la Dott.ssa ha sintetizzato è divenuto il mio credo da 2 mesi…
ho deciso di diventare vegetariana in quanto amo gli animali tutti senza distinzioni e credo che non sia giusto cibarsene se poi non è necessario.
io sto notanto solo vantaggi nel mio cambio di rotta sono snella e tonica la pelle luminosa per non parlare del mio umore…da lunatico è divenuto meno rabbioso e piu disponibile.
Queste scelte sono scelte di pancia e di cuore o lo senti o non lo senti, sono scelte etiche ed ecologiche.
La carne è piena di estrogeni ed antibiotici è tutt’ altro che sana e non vala la sofferenza che questi animali passano
Vi consiglio di vedere un filamto uno dei tenati sulle verità dietro gli allevamenti intensivi e dei macelli andate sul sito agireora e guardate il filmato intitolato le lacrime dietro al muro di ferro magari capirete.
Spero in u n futuro migliore la violenza porta violenza e non è mai una cosa giusta!!!!
GO VEGETERIAN GO VEGAN
@Filippo: 😉
Grazie Luciana per la tua semplicità e buona energia nel diffondere notizie che dovrebbero entrare in tutte le case di Italia e del mondo. Da 11 sono vegano e non tornerei mai indietro. Non conosco malattie da quel giorno, sono sempre pieno di energia e ogni giorno, con il mio lavoro, educo persone ad un graduale cambiamento verso questa scelta di vita che è solo fonte di gioia e benessere.
Un abbraccio a tutti 😉
io credo che il problema stia nel proporla come la soluzione in assoluto migliore. come mi dimostrano amici e conoscenti il mito vegetariano più sano e magro vs non vegetariano meno sano e più grasso è una balla. inoltre, la nostra anatomia nn è sempre stata questa, è cambiata quando abbiamo iniziato a vivere più fermi e a sviluppare per cucinare il nostro cibo, si è adattata al. i resti dei nostri lontani antenati ce lo mostrano chiaramente visto che, contrariamente a quanto si dice, mangiavano sia verdura sia carne sia frutta. il fatto però è che erano infinitamente più in salute, sia perché le fonti erano molto migliori sia perché per procurarsi la roba spesso e volentieri dovevano spostarsi, arrampicarsi sugli alberi, cacciare e altre attività mica da poco. la vera differenza per quanto riguarda la salute sta nello stile di vita, arrivo vs non attivo.
il dottor campbell fa sostanzialmente congetture, assume per vero un processo evolutivo senza dati e dice in pratica che le piante assorbono quel che c’ è nel terreno. una rivelazione
l’ articolo sulla base frugivora dell’ uomo è interessante ma finisce per dire, a mio parere, che l’ uomo prima mangiava molta frutta assieme a verdura e carne poi si è adattato a mangiare un po’ di tutto, dunque mi sfugge il motivo per forzare un’ inversione
io credo che ognuno dovrebbe trovare l’ alimentazione più adatta, a seconda di quello che si sente che gli fa bene o male. credo che gli allevamenti intensivi siano un danno per tutti, anche per chi vuole mangiare carne come me, e facciano schifo. credo che è giusto essere consapevoli delle vite che vengono prese per sostenerci, tutte le vite, e che per questo bisogna cercare il più possibile di consumare quel che è necessario e non di più, ma credo anche sia sempre più chiaro che tutti gli essere viventi provano sensazioni, anche se nn tutti possono comunicarlo, quindi chi si preoccupa del maiale che cammina e grufola dovrebbe iniziare a chiedersi cosa pensano il pomodoro o la pera dell’ essere raccolti