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Intervista a Andi Hoxhvgli, cuoco carnivoro.

Definizione di carnivoro (da Wikipedia)
In zoologia si definisce carnivoro un animale con una dieta consistente in massima parte di carne. In un senso più generale, un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell’uccidere altri animali per nutrirsi dei loro tessuti (predazione) o nutrirsi dei tessuti di animali uccisi da altri predatori (saprofagia), piuttosto che cibarsi di piante. La saprofagia non esclude la predazione, e viceversa.


Premetto che ho fatto questa intervista nel maggio 2011, al mio amico Andi, cuoco di professione, perché ero incuriosita dal sapere cosa può pensare un cuoco carnivoro che mi ha raccontato in modo dettagliato e sconvolgente l’uccisione di un coniglio e dopo  ha prestato a una vegan come me, un libro cult per i vegetariani, che io non conoscevo: “Carne”, di Ruth Ozeki.  Giorni prima su un blog avevo  letto  un’intervista di Spieces a un carnivoro cosciente, e ho voluto anch’io proporre quelle stesse domande (tratte da qui) al mio amico, con la certezza che un giorno lui smetterà di essere un cuoco carnivoro.


Cosa ti ha portato ad accettare l’intervista carne sì/carne no?

In fondo, fa sempre piacere essere parte di discussione in argomenti particolari come questo, inoltre ho sempre avuto una certa curiosità per le cose che riguardano l’alimentazione, facendo questa parte del mio mestiere. La carne, poi, fa parte di un discorso davvero particolare, andando a vedere i problemi del passato che si sono avuti grazie alle grandi multinazionali del passato…

Se posso consiglierei anche un libro al riguardo… il nome è “Carne” e l’autrice è Ruth Ozeki.

Quale animale ti consideri?

Un saprofago perché essenzialmente non caccio per nutrirmi.

È giusto uccidere animali per mangiare?

Personalmente non saprei definire se sia giusto o sbagliato perchè credo che siano gli estremi di una risposta molto ampia. Credo comunque che si debba essere rispettosi, perchè è il sacrificio di un altro essere vivente per i nostri fabbisogni, che siano poi sostituibili o meno, quello è un altro discorso. Oggigiorno ormai gli alimenti di origine animale (che siano pesci, mammiferi o altro) vengono considerati solo merci o, peggio, oggetti, e quasi la totalità della gente non si sofferma sul fatto che quella bistecca appartenga a un altro animale, che dopo essere stato ucciso viene lavorato e confezionato per noi.

Ti senti in colpa mentre mangi una pietanza di carne o pesce?

Tanto quanto possa sentirsi in colpa una volpe che si nutre di un coniglio selvatico.

Come detto, non ci si sofferma su quello che passano gli animali per arrivare alla bistecca che la troviamo confezionata, quindi come sentirsi in colpa di qualcosa così?

Questo è il nocciolo della questione e questo bisognerebbe far notare alle persone.

Cosa ne pensi dell’alimentazione vegetariana?

Credo che sia una scelta da rispettare profondamente perchè chi abbraccia questo stile di vita è una persona che ha pensato a cosa effettivamente si ritrova nel piatto. L’alimentazione vegetariana in sè per sè, se fatta bene e stando sempre accorti a variare e assumere i nutrienti fondamentali, è comunque una buona cosa.

Che ne pensi dell’aspetto etico di uccidere animali?

Eticamente parlando di animali, quali che siano, è pura sopravvivenza del più forte e quindi la classica “legge della natura”. Poi, bisognerebbe distinguere chi lo fa con giudizio e chi invece lo fa “per sport” (nel senso lato della cosa).

Naturalmente bisogna avere rispetto di ciò che si mangia, quindi se si uccide per nutrirsi e per necessità ben venga. Chi invece va a caccia per passatempo dovrebbe essere controllato in maniera seria.

Emotivamente parlando, invece, ti senti in colpa o riesci a godere di una pietanza di pesce o carne con gusto e passione? Perché?

Personalmente riesco a godere dei sapori. Non mangio moltissima carne o pesce ma sono piaceri che mi concedo a volte e che comunque ristabiliscono un po’ la mia alimentazione trasandata…

Forse è questo limitare che poi quando vengono assaporati mi crea piacere e diventa una passione.

Sul piano nutrizionale come fai ad essere scientificamente certo che non sono assolutamente sostituibili le proteine animali attraverso opportune combinazioni tra cibi vegetali?

Se si va a discutere della cosa sul piano scientifico sono certo che sia un’alimentazione che può essere sostituita con misura…bisognerebbe evitare l’estremismo, però con un’alimentazione varia ed equilibrata non c’è il bisogno vero e proprio di carni o pesci.

Poi, certo, bisogna analizzare la situazione di persona in persona, a causa di problematiche a livello di salute che ognuno può avere, ma in linea generale non ci son problemi nel farne a meno (con controllo).

Per quel che riguarda l’impatto ecologico, invece, non ritieni che sarebbe più saggio e più prudente per tutti limitare il consumo di carne/pesce e tendere verso un’alimentazione più veg?

Assolutamente sì, ma non per il fatto di non voler uccidere un altro essere vivente, quanto invece per l’ipocrisia della razza umana, che a scopo di lucro riesce a far cose impensabili senza farsi alcuno scrupolo per le proprio azioni…

Per concludere, dicci un tuo piatto preferito e se hai qualche ricetta particolare

Di solito la mia alimentazione è molto semplice… tra i piatti che compaiono più spesso nelle mie giornate ci sono una carbonara di zucchine (tendo a sostituire la pancetta con le zucchine che lasciano il piatto più leggero e comunque gustoso) e sempre piatti con verdure di stagione.

Per i miei sfizi carnivori invece sono abitudinario con una bistecca (quasi sempre equina) accompagnata da una ricotta fresca di pecora e un’insalatina con carote, lattuga e cipolla.


Amami! è a favore di un’alimentazione completamente cruelty free, cioè libera dallo sfruttamento animale di qualunque genere. Ciò non esclude, comunque, che il blog sia aperto al libero ed educato confronto con chi non la pensa allo stesso modo. Questo articolo, di Antonella, ne è la dimostrazione. Amami! non condivide a pieno quanto riportato nell’intervista. Si invita chiunque voglia intervenire a farlo con educazione.


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