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Cruelty free Dalla loro parte

Sai leggere le etichette?

I simboli dei materiali utilizzati generalmente nel commercio di calzature sono quattro:

    • il primo identifica il cuoio ed è costituito dal disegno in miniatura di una pelle conciata intera. Non vegan!
    • Il secondo identifica il cuoio rivestito (è considerato un materiale più scadente) ed il simbolo è un disegno in miniatura di una pelle conciata intera con un buco romboide al centro. Non vegan!
    • Il terzo identifica le materie tessili naturali e sintetiche o non tessute. È costituito da un disegno raffigurante una specie di reticolato.
    • Il quarto identifica ogni altro materiale come lorcan o gomma. È costituito da un semplice rombo.

Solo questi ultimi due simboli identificano dunque dei componenti non animali.

Sul retro delle scarpe, stampati su un’etichetta, oppure nella scatola, troviamo 3 di questi quattro disegnini. Il primo ci dice di che materiale è composta la tomaia, il secondo si riferisce al rivestimento della tomaia e la suola interna, l’ultimo ci parla della suola esterna.

Il problema è che le informazioni devono riguardare l’80% del materiale mentre per il restante 20% non è necessario specificare il materiale usato. In molti casi vengono utilizzati sottopiedi che contengono polveri di cuoio, come pure i puntali e i contrafforti che, essendo inseriti tra la tomaia e la fodera non possono essere individuati.

Una calzatura potrebbe quindi contenere il 20% di materiale di origine animale! È importante quindi cercare di capire “a occhio” se è possibile che essa lo contenga, e se non si è sicuri è meglio non acquistare il prodotto.


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