“Soddisfazione” è stata espressa dalla LAV-Lega Anti Vivisezione per il primo Sì, votato oggi dalla Commissione politiche europee della Camera dei Deputati, sull’emendamento alla Direttiva europea nella Legge Comunitaria.
“La chiusura di Green Hill, il divieto di alcune forme di sperimentazione sugli animali, l’incentivazione dei metodi alternativi, possono essere una realtà grazie al testo proposto dalla Commissione Affari Sociali di Montecitorio – dice la LAV – si tratterebbe di concreti passi in avanti, con nostro obiettivo l’abolizione della vivisezione, per controbilanciare i nefasti effetti della direttiva approvata a Bruxelles un anno e mezzo fa e che l’Italia deve recepire, volente o nolente, entro il novembre prossimo”.
“Chi contrasta questo emendamento è chi vuole, di fatto, continuare a fare di tutto, su tutti gli animali, e continuare a tenere aperti allevamenti come quello di Green Hill in Lombardia. Il miglior risultato ad oggi ottenibile dalla politica italiana – conclude l’associazione animalista – ringraziamo i deputati che contro la politica del “tanto peggio tanto meglio” stanno riuscendo a ottenere un importante risultato che ora andrà confermato dall’Aula di Montecitorio e rappresenterà il vincolo per la stesura del nuovo Decreto Legislativo italiano da cui non si potrà tornare indietro. Per l’utilizzazione dei randagi, infine, l’Italia ha già in vigore il divieto del loro utilizzo, contenuto fin dal 1991 nella Legge 281 su cani e gatti”.
La LAV, infine, è copromotrice con Enpa, Oipa, Limav, Lega nazionale per la difesa del Cane e I-Care di un convegno proprio sull’emendamento votato, che si svolgerà mercoledì 1 febbraio presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati (ore 9-13).
19 gennaio 2012, Lav