Ma cos’è questa FCOD policy e, soprattutto, perchè è ancora così importante?

La questione in realtà è piuttosto semplice ma il consumatore mediamente interessato alla cosmesi cruelty-free è ancora confuso, dunque parliamone! Prima di tutto però, bisogna fare un passo indietro con una breve premessa:

  • Tutti gli ingredienti di sintesi sul mercato oggi, sono stati testati su animali in passato, per legge.
  • Gli ingredienti 100% naturali (vegetali non trattati con processi chimici) non richiedono test su animali, per legge.
  • Il prodotto finito in Europa non lo testa nessuno perchè da anni c’è un divieto ufficiale.

Detto questo, a un certo punto della storia, è nato lo “Standard del non testato” riconosciuto a livello internazionale, che in pratica serve a non incrementare i test su animali per i singoli ingredienti. Come? Con la FCOD (Fixed Cut-Off Date) policy appunto! Ovviamente non si può modificare il passato e l’unica cosa possibile da fare è quella di non incentivare queste sperimentazioni in futuro. Di fatto tutte le aziende che hanno aderito allo Standard hanno una propria FCOD, cioè hanno preso il preciso impegno a non utilizzare nuovi ingredienti usciti sul mercato dopo la data scelta al momento della propria adesione.

Più è vecchia questa data e meglio è. Va da sè, come è altrettanto ovvio, che prodotti non sviluppati  con questo criterio non possono essere considerati cruelty-free. Che l’azienda in prima persona e anche i suoi fornitori non testino su animali non è rilevante dato che  gli ingredienti vengono comunque testati da qualcun’altro, ho reso l’idea?

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LadyCat

Amministratrice di VegAmami! Vegetariana dal 2002, volontaria in canili e CRAS per tanti anni, mamma, moglie, maestra, innamorata degli animali selvatici e della vita di campagna.

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