Parlare di “amore” è sempre difficile ma, di sicuro, vedere i mercati di animali delle città del sud della Cina e sapere che nei piatti cinesi ci sono cadaveri di cani, e di gatti, a volte bolliti e scuoiati vivi e coscienti, porta alla conclusione istintiva che, decisamente, proprio non amino gli animali.
Spesso, il primo passo per smettere di mangiare animali – TUTTI gli animali, non solo i “pets” – è proprio questo: amare i propri animali. Il proprio gatto, il proprio cane. E fare un collegamento, semplice, ma non banale, non ovvio, non scontato: questi animali, che io amo, sono come gli altri, che io mangio.
Altre volte non accade, non si fa il “collegamento”. Quali animali si “amano” e quali si “mangiano” è dunque, sempre solo una questione di abitudine. Non di “cultura”, non voglio chiamare cultura lo sterminio di animali.
Categories