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Igualdad Animal a Madrid: una toccante manifestazione per la giornata dei diritti animali

Care amiche e amici,

sono stata molto colpita dalla potenza della manifestazione che si è svolta a Madrid lo scorso 10 dicembre. Le immagini parlano da sole, ma ho pensato che forse vi avrebbe fatto piacere avere la traduzione delle parole pronunciate in quella occasione. Penso comunque che gli sguardi degli attivisti dicano molto più di centomila parole e, chissà,  possano far riflettere persone che non si sono mai poste il problema dei diritti dei nostri fratelli non umani.

Ecco il video e la traduzione:

[vimeo 33770159 nolink]

Il 10 dicembre 1948 i paesi fondatori delle Nazioni Unite approvarono la Carta dei Diritti Umani per impedire che si ripetessero gli orrori della seconda guerra mondiale e i suoi campi di concentramento. Solo mediante il riconoscimento senza eccezioni dei diritti fondamentali di ciascun essere umano ci sarà qualche possibilità che tragedie simili non possano essere ripetute. Allo stesso modo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarò che il rispetto dei diritti umani e della dignità della persona “sono i fondamenti per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo”.

Nel 1970, 22 anni dopo la dichiarazione dei diritti umani dell’ONU, ossia da più di tre decenni, venne coniato il termine specismo per designare la discriminazione cui assoggettiamo gli animali. Allo stesso modo del razzismo o del sessismo, lo specismo non ha alcun tipo di giustificazione possibile. Nonostante ciò, viviamo in società speciste: in tutti i paesi del mondo, gli animali sono considerati come proprietà degli umani e i loro interessi non hanno alcun valore; il valore delle loro vite viene determinato dal prezzo loro conferito dal mercato.

Oggi ci siamo riuniti qui per mostrare alla società le conseguenze dello specismo. Tutti questi corpi senza vita furono una volta animali che, come tutti noi, solo volevano vivere la loro vita. Lo specismo non glielo consentì. Non glielo consentì la discriminazione che hanno subito per non essere umani.

Oggi siamo qui in preda a una profonda tristezza per ognuno di loro: per tutti gli animali in attesa di essere macellati; per tutti gli animali torturati in laboratorio; per quelli rinchiusi nei circhi e negli zoo; per gli animali che muoiono nell’arena delle corride; per quelli morti asfissiati nelle reti da pesca.

Però allo stesso tempo siamo qui pieni di speranza. Speranza vedendo che di volta in volta sempre più persone acquistano la coscienza che non è necessario vivere a spese della vita degli altri. Che un’alternativa esiste. Che il movimento per i Diritti Animali è un movimento non solo legittimo ma necessario, se vogliamo vivere in pace con tutti quelli che abitano il pianeta.

Abbiamo speranza vedendo come ogni volta sempre più persone decidano di vivere in maniera vegana. E vedendo che ogni volta sempre più persone scelgono di diventare attivisti per i Diritti Animali.

Nel corso di quest’anno 2011 il nostro movimento ha subito l’attacco più grande nella storia dello stato spagnolo. 12 attivisti sono stati arrestati lo scorso 22 di giugno con l’intento di criminalizzare rivendicazioni come questa di oggi. Tutti loro sono ancora in attesa di giudizio e vogliono lanciare un messaggio a tutti gli attivisti del movimento per i Diritti Animali:

 

 

 

 

“Non abbiate paura. Che la nostra ingiusta detenzione non vi faccia dubitare. Fate parte della lotta sociale più altruista della storia. Siate il seme di un mondo migliore. Siate la speranza di milioni di animali. Non abbiate paura. Al contrario: alzate la testa e dite con orgoglio che fate parte del movimento per i Diritti Animali”.

Per tutti loro. Per gli animali. Per un mondo migliore. Per l’avanzata del veganismo. Per la fine dello specismo.

Grazie

Traduzione di Daniela Anna Bruna (Sunny Sonnenschein)


© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

By Sunny Sunshine

Mi presento brevemente. Sono la prova vivente che non è mai troppo tardi per cambiare le proprie abitudini alimentari di una vita e diventare veg(etari)ani anche a quasi sessantanni. Sono un cervello in fuga dall'Italia (un tempo ci chiamavano emigranti) e vivo da oltre vent'anni in Germania. Sono laureata in pedagogia sociale e lavoro da 35 anni in vari settori: insegnante, sociopedagogista, attrice e cantante, interprete e ora da sette anni lavoro come pedagogista teatrale con un metodo da me brevettato in molte istituzioni, prevalentemente scuole, ma anche carceri e centri diurni per malati di alzheimer. Gli ultimi 15 anni ho lavorato prevalentemente con immigrati e rifugiati da tutti gli angoli del mondo. Tutta la vita ho lottato per giustizia sociale, antirazzismo e solidarietà. In queste tre cose ci credo ancora e, grazie a questo blog, ci aggiungo pure antispecismo e rispetto per la natura. Ho due figli meravigliosi, che ho cresciuto da sola e una pelosa trovatella spagnola. Parlo e scrivo molte lingue, per questo mi troverete quasi sempre in funzione di traduttrice su questo blog. Un saluto da Daniela

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