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Dalla loro parte No alla vivisezione

[Green Hill] Una piccola vittoria.

GEAPRESS – Green Hill rinuncia ad ingrandirsi. È questa forse la notizia più importante che corona il sicuro successo della manifestazione che si è svolta sabato scorso a Montichiari (BS). Nel corso dell’incontro tra il Direttore Generale della Sanità lombarda, dott. Carlo Lucchina ed i rappresentanti del Coordinamento Fermare Green Hill ed il Comitato Cittadino contro Green Hill, è stato infatti annunciato che la multinazionale rinuncia ad ingrandirsi. Non è la tanto attesa notizia della chiusura di Green Hill, il mega allevamento di cani beagle della Marshall con sede proprio a Montichiari, ma è comunque un risultato importantissimo, anzi si potrebbe dire storico. Basta guardare le dimensioni della multinazionale, con uffici in mezzo mondo. Dall’altro lato la tenacia e caparbietà dei promotori di una manifestazione che è solo ultima di una lunga serie di iniziative.

Duemila, ma secondo gli organizzatori almeno tremila manifestanti. Un corteo che ha riempito le strade di Montichiari confermando l’alta partecipazione dell’opinione pubblica al problema. Nessuna defezione, dunque, dai già alti numeri della manifestazione dello scorso 24 aprile. Unico assente, al limite dell’ostruzionismo, il Comune di Montichiari. Chissà perché, considerato che nella multinazionale dei cani da sperimentare, non vi sono neanche significative presenze di lavoratori locali.

Intanto, sabato scorso, ogni cane detenuto da Green Hill ha avuto a lui dedicato il pensiero dei partecipanti, simboleggiato da un lumino accesso per illuminare Green Hill, come titolava la stessa manifestazione. Illuminarla dal silenzio che uccide, dall’utile oblio che vorrebbe oscurare le coscienze così riparate dalla carenza di informazioni che contraddistingue queste ed altre attività con baricentro nello sfruttamento degli animali.

Siamo soddisfatti – ha dichiarato a GeaPress Stefano, del Coordinamento Fermiamo Green Hill -. La manifestazione è stata molto partecipata e riteniamo che vi sia stato anche un segnale di volontà politica. L’incontro di venerdì con il dott. Lucchina e la comunicazione della rinuncia ad ampliare l’allevamento“.

Rimane aperta la questione che il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha sollevato alle autorità sanitarie lombarde. Ovvero l’adeguamento di Green Hill alle disposizioni regionali in tema di allevamenti di cani che, qualora applicate, commentano i promotori della manifestazione, dovrebbero impedire alla multinazionale dei beagle di continuare la sua attività.

In ultimo, o forse per primo, il Comune di Montichiari. Se le scelte sono innanzitutto politiche, è mai possibile che non si possa aprire un percorso dalla parte degli animali? Possibile che la sua (del Comune) autorizzazione sia così inviolabile? Non potrebbe il Sindaco di Montichiari dott.ssa Elena Zanola cercare una soluzione che permetta, secondo legge, di mandare a casa gli allevatori di beagle per la (non) scienza della sperimentazione animale?

Fonte: Geapress

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