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Il guerriero di Barletta: intervista a Ciccio Calabrese

12391402_10208598560663725_8899007273608296653_nDeterminato, gattaro, sensibile. Ho conosciuto Ciccio Calabrese, un giovane ragazzo, originario di Barletta tramite un gatto superstar, Gatto Isidoro, che lo definisce “il guerriero”, perché ha intrapreso una non facile battaglia per la tutela dei gatti randagi nel suo territorio. Scorro i post del gruppo di Facebook, Le Fusa d’amore, di cui è uno degli amministratori: un insieme di parole, di foto, di storie di gatti, di amore; scorro il suo profilo personale, mi soffermo su un post di Ciccio su come costruire cuccette con il polistirolo per i gatti quando arriva il freddo. Leggo le storie dei suoi cuccioli, della sua piccola Mariolina, una gattina di strada investita, di Sole, il turco van abbandonato che ama le passeggiate e subito apprezzo la sua voglia di fare e la sua spontaneità, contro un male grande che si chiama randagismo.

Ed ho voluto subito parlare con lui di questo grandissimo problema che riguarda un po’ tutti  ma soprattutto le regioni del sud Italia, sperando che presto qualcosa cambi grazie a comuni cittadini che hanno un’immensità di amore da condividere.

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Dalla loro parte I vostri articoli

Storia di Rosa, “la gattara”

Rosa ha 65 anni, vive a Roma, in un quartiere di San Giovanni, dove il verde è minimo e le macchine e i palazzoni di cemento fanno da cornice alle sue passeggiate quotidiane. La conosco da anni e anni, all’inizio, mi incuriosiva la sua figura decisa che avanzava per la strada con fare quieto, cercava i gatti sotto le macchine, li chiamava, ci parlava e si fermava ad accarezzarli,  poi dal sacchetto di plastica che teneva stretto in mano tirava fuori un piattino e ci metteva un po’ di cibo. E i gatti affezionati sembravano ringraziarla, attorniavano le sue gambe teneramente. Io ero stupefatta di tanto amore, all’epoca mi ero appena trasferita da una cittadina dove i gatti di strada erano considerati forti guerrieri che il cibo se lo procuravano da soli e di certo “le mamme gattare” non esistevano. 

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Dalla loro parte News

Vecchietta 90enne cura le colonie feline della sua città.

RAVENNA – Una signora, di nome Emilia, che da quasi vent’anni quotidianamente prende l’autobus per recarsi da via Fiume all’Ospedale Civile, unica eccezione la domenica, dato che la corsa dell’autobus di domenica non è effettuata. A raccontare la sua storia di affetto per gli animali è l’Enpa, l’associazione per la protezione animali. La signora Emilia ha la bellezza di 91 anni, ma continua a nutrire i “suoi” mici randagi.

La sig.ra Emilia parte con al seguito un piccolo carrellino da spesa, nel quale è trasportato il cibo per i circa cinquanta gatti che popolano le diverse colonie feline attigue alla struttura ospedaliera.

Pioggia, neve e solleone non arrestano l’intrepida signora che regolarmente parte alle 14.30.