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Sei veg? Alcune riflessioni sulla B12.

Dott. McDougall [da ssnv.it] – Le persone informate ormai non credono più che la carne sia indispensabile per fornire le proteine necessarie o che il latte sia la fonte privilegiata di calcio. Con la capitolazione del fronte di queste due tradizionali battaglie, la questione “vitamina B12” è diventata l’argomento più di moda quando si discute della dieta vegetariana stretta (vegana).

In realtà, il rischio di sviluppare problemi di salute a causa di una carenza di vitamina B12 in una dieta vegetariana stretta condotta con buon senso è estremamente raro, inferiore a una probabilità su un milione. Sapevo già 40 anni fa che la vitamina B12 sarebbe diventato l’ultimo bastione per gli adepti della carne e del latte (e delle industrie che ne traggono profitto), poiché si tratta dell’unica critica che può essere mossa.

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Dalla loro parte Veg*

Sei veg? Ecco dove trovi il calcio!

Bevi latte e mangi formaggio per evitare la carenza di calcio? Questo è il messaggio che viene trasmesso a forza in tv, radio, giornali e riviste. È un messaggio rivolto specialmente a noi donne, che si sa “possiamo avere più facilmente problemi di osteoporosi in età avanzata“. Noi donne siamo anche quelle più sensibili al tema della salute, ovviamente subito pronte a intraprendere qualsiasi strada pur di stare meglio noi stesse e far star meglio i nostri cari.

Ma vediamo meglio a cosa serve il calcio, cosa causa la carenza di calcio e come evitarla. Cosa leggi qui potrà sorprenderti, perché queste informazioni sono contrarie a ciò che passa la cultura comune, ma possono salvarti la vita.

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Gelatina?

Gelatina (animale): no grazie.

L’80% della gelatina alimentare prodotta in Europa è ottenuta da cotenna di maiale, mentre il 15% viene ricavato da bifido (lo strato intermedio tra pelle e ipoderma) bovino; il rimanente 5% viene ricavato da ossa di maiali e di bovini, pollame e pesce.

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Coloranti particolari…

Quando sull’etichetta leggete E120 o E124 significa che il colorante (rosso) contenuto in quell’alimento è ottenuto dalla lavorazione della cocciniglia, un insettino delle piante.

Ad esempio, nello yogurt Activia alla fragola è presente, così come nel Campari e in alcuni vini rossi.

Questo colorante è ricavato dagli insetti appartenenti alla famiglia della coccoidea, in particolare dalle femmine della specie Dactylopius coccus.

L’insetto secerne un liquido molto denso e intensamente colorato che usa come involucro per proteggersi dai predatori. Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono circa 100.000 insetti.

Una volta ottenuta la polvere dal carapace degli insetti, questa viene trattata con acqua calda per estrarre l’acido carminico, che è la molecola colorata.

Viene utilizzata per produrre gran parte dei coloranti rossi utilizzati nell’industria alimentare (E 120) e, in misura minore, nella tintura dei tessuti.

Dato l’elevato costo ultimamente viene spesso sostutuito da coloranti di sintesi.

In alcuni soggetti può dar luogo ad allergie.