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Dalla loro parte Proteste e manifestazioni

22 settembre 2013 – International Rabbit Day

22 SETTEMBRE 2013 – INTERNATIONAL RABBIT DAY

Parco Spina Azzurra di Via Fagnana – Buccinasco (MI)

Domenica 22 settembre, nel caratteristico Parco Spina Azzurra di Buccinasco, torna l’International Rabbit Day, un’iniziativa di sensibilizzazione incentrata sul mondo dei conigli e dei piccoli roditori a favore della Associazione Animali Esotici “AAE” Onlus in collaborazione con SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici).

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Dalla loro parte News Proteste e manifestazioni Veg*

Quest’anno il veggie-pride non ci sarà!

Da veggiepride.it

Comunichiamo che l’edizione italiana del Veggie Pride non si terrà nel 2012.

Motivi organizzativi ci costringono a non ripetere, questa primavera, l’esperienza degli ultimi 4 cortei.

Nel ringraziare tutt* i partecipant* degli scorsi anni, desideriamo fare alcune riflessioni pubbliche sugli aspetti positivi e negativi di questa esperienza.

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News Proteste e manifestazioni

Il caso del San Raffaele: la storia e la protesta.

 

Domenica 11 febbraio abbiamo deciso di fare un’azione eclatante per dare visibilità ai luoghi in cui gli animali vengono uccisi per la vivisezione. L’attenzione generata dal “caso Green Hill” e dal “caso Harlan” va contestualizzata, indicando i tanti laboratori di tortura in cui gli animali allevati in queste fabbriche di cavie trovano sofferenza e morte. La nostra scelta è caduta su uno dei simboli della vivisezione a Milano, l’Ospedale San Raffaele, centro di ricerca in cui animali di tutte le specie vengono utilizzati quotidianamente. Un modo per aprire un dibattito sulla vivisezione negli ospedali e nelle università, e per scardinare il segreto dietro a cui vengono celati gli esperimenti.

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Dalla loro parte

Venturini, il biologo che salva le nutrie.

Allarme Nutrie: disponibili i primi risultati del metodo di contenimento tramite sterilizzazione. La LAV plaude ad una ricerca che salverà la vita a migliaia di animali

Le nutrie, animali sudamericani introdotti in Italia per essere allevati dall’industria della pellicceria, sono tra gli animali selvatici più sfortunati: fino agli anni ’80 del secolo scorso sono state massacrate per il loro manto, ora vengono additate quali responsabili del dissesto idrogeologico in ogni angolo del nostro Paese. Con la conseguenza che vengono uccise a migliaia: fucilate, annegate, avvelenate, bastonate, la fantasia umana non ha limiti quando deve accanirsi contro un capro espiatorio. Le amministrazioni locali le indicano quali responsabili dell’indebolimento degli argini dei fiumi. Le loro tane, si dice, mettono a rischio la solidità dei manufatti con conseguente aumento del pericolo di inondazioni. Eppure le evidenze scientifiche indicano, come nel caso dell’alluvione del Veneto del novembre scorso, che il problema sia da ricondurre ad eventi atmosferici di eccezionale entità, che hanno fortemente indebolito e a volte addirittura tracimato, le strutture arginali. Nonostante tale evidenza, le nutrie continuano ad essere vittime di un massacro quotidiano e le inondazioni continuano puntualmente a ripetersi, testimoniando l’evidente inutilità dell’uccisione di migliaia di animali che, anche sul piano etico, dovrebbe far inorridire senza riserve.

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Leggi e comunicati

[Comunicato LAV] Milano, conigli uccisi in classe: LAV denuncia.

La LAV ha presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Milano, per violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale (uccisione di animali senza necessità), nei confronti di un insegnate dell’Istituto Tecnico Industriale Statale-Liceo Scientifico Tecnologico “Ettore Molinari” di Milano, per aver ucciso due conigli in classe, per poi sezionarli durante una lezione di anatomia.

Secondo le testimonianze raccolte in seguito a una segnalazione ricevuta dalla LAV a luglio, il professor C.R., medico chirurgo, ha fatto arrivare in classe quattro conigli, fatti appositamente uccidere per scopi didattici, ma due di questi, ancora vivi, sarebbero usciti fuori dal contenitore. A quel punto il docente avrebbe prima cercato di strangolarli, quindi li avrebbe presi ripetutamente a pugni, ma uno degli animali sarebbe sopravvissuto alla prolungata violenza e l’insegnante lo avrebbe ucciso colpendolo a martellate sulla testa.