Per i conigli da compagnia c’è una novità: è stato creato un nuovo vaccino unico (che copre quindi sia per la MEV-malattia emorragica, sia per la mixomatosi)
Il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) e della leucemia felina (FeLV) sono causa di due delle più comuni malattie infettive dei gatti.
Circa il 5% dei gatti presenta sia FIV che FeLV.
L’incidenza delle neoplasie aumenta di circa 6 volte per la FIV, di 60 volte per la FeLV e di 80 per entrambe.
Malgrado questi numeri, gatti FIV-positivi possono sopravvivere per molti anni prima di sviluppare segni clinici di malattia, quindi la prognosi per questi animali è buona.
Importanza delle vaccinazioni sia nel cucciolo che nell’adulto, visite ed esami pre-immunizzazione, tipi di vaccini, frequenza dei richiami.
I primi anticorpi che i cuccioli di mammifero ricevono sono quelli contenuti nel colostro, un particolare tipo di latte che la mamma fornisce ai suoi cuccioli nei primi giorni di vita; questi anticorpi non durano, però, per un tempo illimitato, ma scompaiono circa una settimana dopo lo svezzamento, rendendo necessaria la vaccinazione per proteggere dalle malattie infettive (soprattutto di origine virale).
Lo studio del sangue come organo risale al 1600 quando, cioè, è stata scoperta la circolazione ematica; le prime prove trasfusionali sono state effettuate nel 1615 e, solo nel 1665, si è riuscito a collegare tra loro, attraverso un raccordo in argento, 2 vasi appartenenti a soggetti diversi.
I primi successi ottenuti in campo animale hanno spinto gli studiosi ad effettuare esperimenti anche sull’uomo utilizzando, però, sangue animale; la non compatibilità tra le diverse specie, dovuta alla diversità dei sistemi sanguigni, ha portato al decesso delle persone trasfuse ed alla conseguente proibizione della pratica trasfusionale.
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